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Amon Dîn
Anelli di Potere Aragorn Bianco Cavaliere Bianco Consiglio Bilbo Brandobras Tuc Colle Vento Compagnia dell'Anello Consiglio di Elrond Corvotempesta cose senza nome Denethor Faramir Gandalf Gerontius Gildor Glamdring Grande Orco Gríma Guerra dell'Anello Gwaihir Háma Imladris Incánus Istari Láthspell Lungo Inverno Mithrandir Nuova Era Olórin Ombromanto Ponte di Durin Radagast Sauron Signore delle Aquile, il Théoden Thráin Torre di Durin Udûn Vermilinguo Via Silente Zirak-zigil |
Un Maia, uno degli Istari (Maghi). Nome di Mithrandir tra gli Uomini.  Il nome nella lingua degli Uomini significa « Elfo dalla bacchetta magica ». In Aman era un Maia di Manwë e Varda,  e viveva  a Lórien, i giardini del Vala Irmo. Spesso si recava da Nienna, da cui apprese pietà e pazienza. Nei canti di Aman di Egli non vi si fa parola, perchè, sebbene amasse gli Elfi, si aggirava tra loro invisibile, o nelle sembianze di uno di essi, mostrando loro la sua saggezza. Dopo circa mille anni dall'inizio della Terza Età,con altri quattro del suo ordine, venne nella Terra-di-Mezzo approdando ai Porti Grigi. Qui incontrò Círdan il Marinaio, che riconobbe in lui il più grande tra i Maghi e gli donò segretamente Narya l'Anello Rosso. Per quasi 500 anni, contrariamente a gli altri Istari come Saruman o Radagast, non si stanziò in un punto preciso, ma vagò nella Terra-di-Mezzo e diventò amico di Elrond, l'elfo il più saggio nella Terra-di-Mezzo. Gran parte del suo tempo, Gandalf, lo dedicò agli Hobbit, esseri sconosciuti ai più della Terra-di-Mezzo, e tra quelli che li conoscevano, Gandalf era l'unico a dedicargli grande attenzione. Di tutte le famiglie Hobbit, Gandalf sembra essere stato molto vicino ai Tuc, era infatti molto amico di Gerontius il Vecchio, a cui regalò un paio di gemelli di diamanti magici. Dopo la morte del Vecchio Tuc (2920 T.E.), non fu visto nella contea per più di venti anni, quando nel 1941 riapparve con Thorin Scudodiquercia e i Nani per coinvolgere Bilbo Baggins nella Cerca di Erebor. Quello fu un grande anno per Gandalf: il Bianco Consiglio scacciò il Negromante da Dol Guldur, Erebor venne liberato dal drago Smaug, e Bilbo trovò l'Unico Anello. Successivamente, durante il viaggio con la Compagnia dell'Anello, uccise e a sua volta venne ucciso* dal Balrog di Moria, il Flagello di Durin. Ma il suo spirito tornò nel suo corpo, e venne tratto in salvo da Gwaihir che lo portò a Lothlórien, ove Galadriel lo fece vestire di Bianco. Dopo la sconfitta di Sauron tornò con Cirdan, e Mastro Elrond nell'Ovest. LA MAGIA Della magia di Gandalf abbiamo molti esempi, primo tra tutti la capacità di produrre luce dal suo bastone. Questo lo fece non soltanto quando era a guida della Compagnia dell'Anello ma anche tra gli Hobbit: sia alla festa di addio di Bilbo, sia molto prima: quando con Thorin andò a casa di Bilbo, Bilbo ricordava di averlo visto nella sua infanzia, e di lui ricordava i bei giochi di fuoco che faceva. Comunque era uno dei Maiar e quindi aveva abilità che ad un semplice mortale sembrerebbero magia. In generale i suoi poteri sembrano essere associati col fuco: al Balrog di Moria disse "Sono un servitore del Fuoco Segreto, e reggo la fiamma di Anor". In oltre era custode di Narya, l'Anello di Fuoco. E' chiaro che la sua magia non si fermava a quella che faceva tramite il bastone, e che aveva un potere più grande, (che si nota particolarmente dopo il suo ritorno come il Bianco**), che non ha mai esposto nella Terra-di-Mezzo. L'ASPETTO Come tutti gli Istari, Gandalf aveva l'aspetto di un vecchio uomo. I suoi capelli erano bianchi, e la sua barba bianca gli era cresciuta fin sotto la vita. Le sopracciglia erano particolarmente folte e lunghe e spuntavano dall'orlo del suo cappello. Vestiva con un lungo mantello grigio, il quale è forse l'origine del titolo 'il Grigio'. Portava poi una sciarpa argentata, un capello blu a punta, stivali neri e l'immancabile bastone. Successivamente vestì di bianco, ma sopra le sue vesti portava un vecchio manto grigio. Curiosità Gandalf amava fumare l'erba-pipa, bere vino rosso e gli piacevano pollo fritto e sottaceti. Altri nomi: Presso i Nani era detto Tharkûn; Nel Sud Incánus; tra gli elfi Mithrandir e Nell'Ovest (Aman) Olorin * Gandalf morì davvero, sebbene fosse uno spirito, della stessa pasta dei   Valar, era incarnato e questo significa che aveva un corpo sensibile al dolore     (ricordiamo che nella Battaglia dei Cinque Eserciti fu ferito ad un braccio) e menti sensibila alla paura di essere uccisi, per tanto il suo spirito fu strappato al suo corpo mortale. ** Dopo la rinascita, Gandalf tornò più forte di prima, anche se resta simile per    quando riguarda la personalità il suo potere è maggiore. Salva due volte    Faramir durante la Guerra, e viene lasciato solo ad impedire che il Signore    dei Nazgul entri in Minas Tirith. Ma ha ancora l'obbigo di non usare il suo    potere, e così lascia che siano gli altri a vincere il Nazgul. Altri segni del    suo potere li possiamo notare nel confronto con Saruman ove si nota la    sua superiorità.    Nota: Gandalf si pronuncia Gandalf e non Gandalv.          Nell Appendice F de Il Signore degli Anelli vi è scritto che la lettera          f alla fine delle frasi va pronunciata v, ma Gandalf non è un nome          in lingua elfica, indi questa regola non è da applicarsi.
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