Scrivere l’italiano con le Tengwar: una guida pratica
di Marco Trucillo

l sisema di scrittuta Feanoriano ha una libertà d'uso tale da porterlo applicare a molte lingue, infatti dueante la Terza Era, molti popoli tra cui anche gli Uomini di Gondor usavano questi segni per scrivere. Questo fa si che ci siano molte variazione nel significato dei segni lo studio dei quali non è dei più facili. Le fonti sono l'appendice E de Il Signore degli Anelli, ma la maggior parte delle informazioni la si apprende dai testi che ci sono giunti. Molte informazioni sono recenti come i numeri, presentati da C.J.R.T. solo nella seconda metà degli anni '80. Qualche anno fa mi interessai a questo sistema di scrittura ed escogitai un "modo" per transliterare l'italiano. All'epoca avevo alcune convinzioni errate, così ultimamente ho rielaborato il sistema creandone uno a mio avviso migliore. Non ho la presunzione che questo sia il modo giusto di scrivere l'italiano, come disse anche Tolkien, non esiste un modo per scrivere i linguaggi moderni e ci possono essere più scritture equivalenti. In questo documento ho raccolto il risultato dei miei studi e proposto una versione semplificata del sistema da me creato. Leggendo quello che viene fuori usando questo sistema, un uomo di gondor avrebbe probabilmente pronunciato la parola quasi esattamente.

Regole

Le Tengwar sono un sistema fonetico, così c'è una stretta corrispondenza, tra come le parole sono scritte e come sono pronunciate, qualcosa di simile all'italiano, o meglio al giapponese. Anche l'Italiano, scritto con le lettere romane è in generale fonemico, ma in qualche caso non è così. Non è compito di questo articolo spiegare le basi del sistema Feanoriano, ai fini dell'articolo basta dire che il sistema è composto da Tengwar, che rappresentano le consonanti e Tethar, segni addizionali che sono usati per indicare le vocali o variazioni di pronuncia. Le tavole alla fine mostrano i suoni delle tengwar e come devono essere trasliterate. In generale per trasliterare una parola basta usare le tavole in fondo, seguendo le regole seguenti. Per ogni regola verranno dati uno o più esempi.


1

I Tehtar per le vocali, sono posizionati sopra la tengwa che precede la consonante. Questo è per una questione pratica, poichè le parole in italiano terminano spesso per vocale. (In molti altri linguaggi, come l'inglese, o il Sindarin, è vero il viceversa, così le vocali sono poste sulla tengwa seguente). Così mondo verrò trasliterato con [notate il tetha per o su Malta, la tengwa per m]


In assenza di una tengwa precedente (ad esempio all'inizio di una parola) il tetha è posto su un simbolo particolare detto portatore, simile ad una j senza punto. Esempio: alba si translitera con
Per indicare gli accenti tonici, le vocali, che in italiano sono scritte con un accento acuto andranno poste sul portatore anche quando c'è una tengwa successiva. Ad esempio príncipi sarà trascritto con per non confonderlo con principi

In realtà questa regola servirà in rari casi casi (come in questo), in quanto si possono benissimo sfruttare le regole usate in italiano: l'accento tonico cade sulla terzultima sillaba. Quando invece abbiamo una parola terminante con una lettera accentata come così  la vocale accentata andrà scritta su un segno chiamato portatore lungo . Es: potrà verrà scritto come


2

Le consonanti doppie, che in italiano sono scritte duplicando la consonante, saranno transliterate aggiungendo alla tengwa in questione una linea o una tilde sotto. Esempio patto  verrà trascritto con


3

La lettera s andrà sempre trascritta sempre con Silme,o quando c'è una vocale con Silme nuquerma, questo per facilitare il posizionamento del Tetha. Per la z saranno usate Aze e Aze nuquerma.


4

I suoni della c dolce e dura andranno trascritti rispettivamente con calma e quesse ( e ) così cia ce ci cio ciu e ca che chi co cu verranno trascritti con  e   rispettivamente.

I suoni della g dolce e dura andranno trascritti rispettivamente con anga e ungwe ( ) analogamente a come avviene per la c



5

Il  gruppo consonantico qu va trasliterato col gruppo cw e quindi .Alternativamente si può usare il simbolo per labializzare (una specie di tilde) da mettere su calma.

 

Particolarità

Veniamo alle particolarità: i gruppi consonantici gn , gl e sc.


6

In italiano gn si legge sempre come la ñ spagnola di niña, per trasliterarlo useremo una n palatalizzata, che prende il nome di nyelle e viene trascritta con cioè come la n soltanto con due puntini diacritici sottostanti. Alternativamente si può usare la tengwar anna .


7

Per il gruppo gl ci sono delle eccezioni. Davanti ad a ed u sono due lettere separate e vanno transliterate separatamente es. Deglutire si translitera . Davanti ad i ed e dipende dai casi. Ad esempio nell'articolo gli il gruppo gl forma un solo suono e andrà trasliterato con la alya "" cioè come la L ma con due punti diacritici sotto. Quindi gli andrà trasliterato con
Attenzione:
a volte questo suono in italiano è scritto gli specie davanti ad a, o ed u .
Esempio: cagliostro si traslitera  e non che sarebbe cagliiostro con due i.


8

Passiamo al suono sc. Non parliamo del suono di sc quando questo è "duro" cioè davanti ad a, o ed u, ma del suono che ha lo sc di sci. Questo è scritto sc davanti i ed e e sci davanti a, o, u e talvolta e (come in scienza). Il gruppo andrà trasliterato con aha "".

Esempi per SC

 

   crescere
scienza
sciacallo
sciopero
sciroppo
sci
sciame
sciare
   

Notate la differenza nelle ultime due enunciazioni sc(i)ame e sciare. Nell'ultima la i va specificata!

Note aggiuntive

In Italiano, una vocale elisa va rappresentata con un apostrofo, in Tengwar non esiste un segno simile, e quindi o non va riportato o và riportata la vocale per intero. C'è da dire che con questo sistema, non possiamo scrivere proprio tutto, anche se le cose mancanti sono a mio avviso superflue. Non sono trattati infatti i dittonghi e gli iati, non viene fatta distinzione tra le vocali aperte e chiuse e non vengono distinte s e z dolci o dure (ad esempio per la s di chiuso, adrebbe bene anto mentre per quella di sasso sule [***]). Maggiori informazioni su come scrivere l'italiano con le tengwar si possono trovare in un'altro mio articolo dove cerco giustificare la scelta delle tengwa per ogni suono e do' anche un metodo più accurato per altri suoni presenti in italiano come la semiconsante posteriore w di guado (che si pronuncia gwado).

Numeri

I numeri cone le Tengwar sono scritti al contrario di quelli arabi, quindi la cifra meno significativa (quella dell'unità) va scritta per prima.

I Numeri 0-9 sono trasliterati come segue:

Esempio: il numero 6930871 è scritto

Esercizi

1. Trasliterare le rime dell'Anello in italiano.

2. Cosa significano queste parole?

3. Trasliterare Compagna, compagnia, compagne

4. Trasliterare Glicemia, ragliare, meglio, foglia.

5. Trasliterare i nomi dei mesi in Italiano

6. Trasliterare il numero1420.

7. Cosa accadde nell'anno  della seconda era ?

8. Cosa c'è scritto nella scritta in tengwar ad inizio articolo ?

 

Tabelle di conversione veloce

1 Tinco

t

2 Parma

p

3 Calma

c(i)

4 Quesse

c(h)

5 Ando

d

6 Umbar

b

7 Anga

g(i)

8 Ungwe

g(h)

9 Súle

s

10 Formen

f

11 Aha

sc(i)

12 Hwesta

13 Anto

s

14 Ampa

v [**]

15 Anca

16 Unque

17 Númen

n

18 Malta

m

19 Noldo

20 Nwalme

21 Óre

r [*]

22 Vala

v [**]

23 Anna

gn

24 Wilya

25 Rómen

r

26 Arda

27 Lambe

l

28 Alda

29 Silme

s

30 S.Nuquerna s

31 Esse

z

32 E. Nuquerna

z

33 Hyarmen

h

34 Hw. Sindarinwa

-

35 Yanta

36 Úre

Vocali

a

e

i

o

u

 

Caratteri speciali

portatore

portatore lungo

virgola

punto

Punto esclamativo

Punto interrogativo

 

Numeri

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

 

 

 

[*] Óre in italiano, secondo mia opinione, non andrebbe usata per la /r, perchè in italiano tutte le r sono arrotate e quindi andrebbe usata Romen. Però proprio perchè non esiste possibilità di confusione, l'uso di Óre non crea problemi

[**]
In un primo momento, avevo indicato Vala come tengwar per /v/. Ma pensandoci bene Ampa mi sembra più adatta essendo la v la versione "con voce" della f. Vala invece è più adatta per una /v/ più nasale.

[***] La differenza tra la s di chiuso e quella in sasso è che una è sorda l'altra sonora.Entrambe sono fricative. Quindi andrebbero nella prima serie e nei gradi tre e quatrro. La sorda nel dispari, la sonora nel pari (come tutte gli altri suoni c/g ; f/v/ ; t/d/ ecc..).

 

 

 

 

 

 

           
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