l sisema di scrittuta Feanoriano ha una libertà d'uso tale da porterlo
applicare a molte lingue, infatti dueante la Terza Era,
molti popoli tra cui anche gli Uomini di Gondor usavano
questi segni per scrivere. Questo fa si che ci siano molte
variazione nel significato dei segni lo studio dei quali
non è dei più facili. Le fonti sono l'appendice E de Il
Signore degli Anelli, ma la maggior parte delle informazioni
la si apprende dai testi che ci sono giunti. Molte informazioni
sono recenti come i numeri, presentati da C.J.R.T. solo
nella seconda metà degli anni '80. Qualche anno fa mi
interessai a questo sistema di scrittura ed escogitai
un "modo" per transliterare l'italiano. All'epoca avevo
alcune convinzioni errate, così ultimamente ho rielaborato
il sistema creandone uno a mio avviso migliore. Non ho
la presunzione che questo sia il modo giusto di scrivere
l'italiano, come disse anche Tolkien, non esiste un modo
per scrivere i linguaggi moderni e ci possono essere più
scritture equivalenti. In questo documento ho raccolto
il risultato dei miei studi e proposto una versione semplificata
del sistema da me creato. Leggendo quello che viene fuori
usando questo sistema, un uomo di gondor avrebbe probabilmente
pronunciato la parola quasi esattamente.
Regole
Le
Tengwar sono un sistema fonetico, così c'è una
stretta corrispondenza, tra come le parole sono scritte
e come sono pronunciate, qualcosa di simile all'italiano,
o meglio al giapponese. Anche l'Italiano, scritto con
le lettere romane è in generale fonemico, ma in qualche
caso non è così. Non è compito di
questo articolo spiegare le basi del sistema Feanoriano,
ai fini dell'articolo basta dire che il sistema è
composto da Tengwar, che rappresentano le consonanti e
Tethar, segni addizionali che sono usati per indicare
le vocali o variazioni di pronuncia. Le tavole alla fine
mostrano i suoni delle tengwar e come devono essere trasliterate.
In generale per trasliterare una parola basta usare le
tavole in fondo, seguendo le regole seguenti. Per ogni
regola verranno dati uno o più esempi.
I Tehtar per le vocali, sono posizionati sopra la tengwa
che precede la consonante. Questo è per una questione
pratica, poichè le parole in italiano terminano spesso
per vocale. (In molti altri linguaggi, come l'inglese,
o il Sindarin, è vero il viceversa, così le vocali sono
poste sulla tengwa seguente). Così mondo
verrò trasliterato con
[notate il tetha per o su Malta, la tengwa per m]
In assenza di una tengwa precedente (ad esempio all'inizio
di una parola) il tetha è posto su un simbolo particolare
detto portatore, simile ad una j senza punto. Esempio: alba si translitera con
Per indicare gli accenti tonici, le vocali, che in italiano
sono scritte con un accento acuto andranno poste sul portatore
anche quando c'è una tengwa successiva. Ad esempio príncipi
sarà trascritto con per
non confonderlo con principi
In
realtà questa regola servirà in rari casi casi
(come in questo), in quanto si possono benissimo sfruttare
le regole usate in italiano: l'accento tonico cade sulla
terzultima sillaba. Quando invece abbiamo una parola terminante
con una lettera accentata come così la vocale
accentata andrà scritta su un segno chiamato portatore
lungo . Es:
potrà verrà scritto come
Le consonanti doppie, che in italiano sono scritte duplicando
la consonante, saranno transliterate aggiungendo alla
tengwa in questione una linea o una tilde sotto. Esempio
patto verrà trascritto con
La lettera s andrà sempre trascritta sempre con Silme,o quando c'è una vocale con Silme nuquerma, questo per facilitare
il posizionamento del Tetha. Per la z saranno usate
Aze e Aze nuquerma.
I suoni della c dolce e dura andranno trascritti rispettivamente
con calma e quesse ( e
)
così cia ce ci cio ciu e ca che chi
co cu verranno trascritti con e
rispettivamente.
I suoni della g dolce e dura andranno trascritti rispettivamente
con anga e ungwe ( ) analogamente a come avviene per la c
Il gruppo consonantico qu va trasliterato col
gruppo cw e quindi .Alternativamente si può usare il simbolo per labializzare (una specie di tilde) da mettere su calma.
Particolarità
Veniamo alle particolarità: i gruppi consonantici gn , gl
e sc.
In italiano gn si legge sempre come la ñ
spagnola di niña, per trasliterarlo useremo una
n palatalizzata, che prende il nome di nyelle
e viene trascritta con cioè come la n soltanto con due puntini diacritici sottostanti. Alternativamente si può usare la tengwar anna .
Per il gruppo gl ci sono delle eccezioni. Davanti
ad a ed u sono due lettere separate e vanno
transliterate separatamente es. Deglutire
si translitera . Davanti ad i ed e dipende
dai casi. Ad esempio nell'articolo gli il gruppo
gl forma un solo suono e andrà trasliterato con la alya
"" cioè come la L ma con due punti diacritici sotto.
Quindi gli andrà trasliterato con
Attenzione:
a volte questo suono in italiano è scritto gli specie davanti ad a, o ed
u .
Esempio: cagliostro si traslitera e
non che sarebbe cagliiostro con due
i.
Passiamo al suono sc. Non parliamo del suono di sc quando
questo è "duro" cioè davanti ad a,
o ed u, ma del suono che ha lo sc di
sci. Questo è scritto
sc davanti i ed e e sci davanti
a, o, u e talvolta e (come
in scienza). Il gruppo andrà trasliterato con aha "".
Esempi per SC
|
crescere |
| scienza |
|
sciacallo |
| sciopero |
| sciroppo |
| sci |
| sciame |
| sciare |
|
|
Notate la differenza nelle ultime due enunciazioni sc(i)ame e sciare. Nell'ultima la i va specificata!
Note aggiuntive
In Italiano, una vocale elisa va rappresentata con un apostrofo, in Tengwar
non esiste un segno simile, e quindi o non va riportato
o và riportata la vocale per intero. C'è da dire che con
questo sistema, non possiamo scrivere proprio tutto, anche
se le cose mancanti sono a mio avviso superflue. Non sono
trattati infatti i dittonghi e gli iati,
non viene fatta distinzione tra le vocali aperte e chiuse
e non vengono distinte s e z dolci o dure (ad esempio per la s di chiuso, adrebbe bene anto mentre per quella di sasso sule [***]).
Maggiori informazioni su come scrivere l'italiano con
le tengwar si possono trovare in un'altro mio articolo
dove cerco giustificare la scelta delle tengwa per ogni
suono e do' anche un metodo più accurato per altri suoni
presenti in italiano come la semiconsante posteriore w
di guado (che si pronuncia gwado).
Numeri
I numeri cone le Tengwar sono scritti al contrario di quelli arabi, quindi
la cifra meno significativa (quella dell'unità) va scritta
per prima.
I Numeri 0-9 sono trasliterati come segue:
Esempio: il numero 6930871 è scritto
Esercizi
1. Trasliterare le rime dell'Anello in italiano.
2. Cosa significano queste parole?
3. Trasliterare Compagna, compagnia, compagne
4. Trasliterare Glicemia, ragliare, meglio, foglia.
5. Trasliterare i nomi dei mesi in Italiano
6. Trasliterare il numero1420.
7. Cosa accadde nell'anno della seconda era ?
8. Cosa c'è scritto nella
scritta in tengwar ad inizio articolo ?
Tabelle di conversione veloce
1 Tinco
t
|
2 Parma
p | 3 Calma c(i) | 4 Quesse c(h) |
5 Ando d | 6 Umbar b | 7 Anga g(i) | 8 Ungwe g(h) |
9 Súle s | 10 Formen f | 11 Aha sc(i) | 12 Hwesta |
13 Anto s | 14 Ampa
v [**] | 15 Anca | 16 Unque |
17 Númen n | 18 Malta m | 19 Noldo | 20 Nwalme |
21 Óre r [*] | 22 Vala v [**] | 23 Anna
gn | 24 Wilya |
25 Rómen r | 26 Arda | 27 Lambe l | 28 Alda |
29 Silme s | 30 S.Nuquerna s | 31 Esse z | 32 E. Nuquerna z |
33 Hyarmen h | 34 Hw. Sindarinwa - | 35 Yanta | 36 Úre
|
Vocali
Caratteri speciali
portatore | portatore lungo | virgola | punto | Punto esclamativo
|
Punto interrogativo
|
Numeri
[*] Óre in italiano, secondo mia opinione, non andrebbe usata per la /r, perchè in italiano tutte le r sono arrotate e quindi andrebbe usata Romen. Però proprio perchè non esiste possibilità di confusione, l'uso di Óre non crea problemi
[**] In un primo momento, avevo indicato Vala come tengwar per /v/. Ma pensandoci bene Ampa mi sembra più adatta essendo la v la versione "con voce" della f. Vala invece è più adatta per una /v/ più nasale.
[***] La differenza tra la s di chiuso e quella in sasso è che una è sorda l'altra sonora.Entrambe sono fricative. Quindi andrebbero nella prima serie e nei gradi tre e quatrro. La sorda nel dispari, la sonora nel pari (come tutte gli altri suoni c/g ; f/v/ ; t/d/ ecc..).