uesta è stata una faccenda
che ha sollevato molte controversie. Ciò non fu
pianificato da Tolkien e fu quindi qualcosa su cui decidere
a posteriori. Le uniche informazioni dirette che abbiamo
a proposito provengono da un commento di Christopher Tolkien
ne "Il Ritorno dell'Ombra":
Alcune note furono buttate giù
a Sidmouth nel Devon verso la fine dell'estate del 1938
(biografia), in alcuni scarabocchi, che evidentemente
rappresentavano i pensieri di mio padre per le fasi successive
della storia a quel tempo: Consultazione. Sopra Montagne
Nebbiose. Sotto Grande Fiume per Mordor. Torre Oscura.
Al di là(?) che era la Collina Ardente.
La stroia di Gil-galad raccontata da Elrond? Chi è
Trotter? Glorfindel racconta della sua ascendenza a Gondolin.
... Da notare "Glorfindel racconta della sua ascendenza a Gondolin".
Molti anni dopo, molto dopo la pubblicazione de Il Signore degli
Anelli, mio padre prese in gran considerazione la faccenda di Glorfindel,
ed in quel tempo scrisse: "[L'uso di Glorfindel] ne Il Signore
degli Anelli è uno dei casi di uso, alquanto casuale, di
nomi provenienti da antiche leggende, ora racchiuse ne Il Silmarillion,
che sfuggì alle riconsiderazioni all'atto della pubblicazione
della versione finale de Il Signore degli Anelli". Egli giunse
alla conclusione che Glorfindel di Gondolin, che cadde nel combattimento
contro il Balrog dopo il saccheggio della città, e Glorfindel
di Rivendell erano la stessa persona: egli fu liberato da Mandos
e ritornò nella Terra-di-Mezzo durante la Seconda Età."
[Trotter era il nome originario del
misterioso straniero chiamato poi "Grampasso",
che a questo punto della composizione era uno Hobbit]
Un certo numero di opinioni sono state avanzate per negare
quanto detto. Dal momento che il rapporto di Christopher
sulle conclusioni del padre non fa parte delle bozze iniziali,
la questione circa il fatto che le bozze debbano essere
considerate documenti "canonici" non si pone
in questo caso.
Inoltre, l'ipotesi che la mancanza di premeditazione dev'essere
motivo di rifiuto di questa tesi sembra inadeguata, in
quanto diversi elementi sono stati introdotti senza pensare
alle conseguenze, e sono diventati, successivamente, parti
integranti del Mito.
E' vero che non abbiamo altri esempi
di elfi che si sono messi in viaggio dall'Est "verso"
la Terra-di-Mezzo durante la Seconda Età (sebbene
alcuni visitarono Númenor), ma questo non è
abbastanza per confutare la possibilità che Glorfindel
lo abbia fatto.
Di fatto non ci sono dichiarazioni esplicite, in nessuno dei due
sensi, che ci consentano di capire qual'è lo sfondo da cui
Tolkien può aver attinto per le storie che ha scritto. La
mancanza di informazioni specifiche su questa materia non è
però un vincolo.
La più grande obiezione è che il modo in
cui Chistopher presenta ciò ispira meno confidenza
di quanto potrebbe in quanto egli non fornisce nessun
riferimento diretto - piuttosto, egli descrive semplicemente
una "conclusione" alla quale il padre sarebbe
infine "pervenuto". Evidentemente, Tolkien non
scrisse mai realmente le sue conclusioni. La faccenda
conduce comunque alla questione su quanto ci si può
fidare di Christopher, e se si deve supporre che egli
attribuisca troppa importanza ad espressioni legate al
caso.
La maggior parte dei lettori sembra accettare che questa
sia dunque una conclusione ponderata cui Tolkien
arriva dopo lunghe deliberazioni (sappiamo che lui e Christopher
discutevano spesso delle faccende riguardanti la Terra-di-Mezzo).
Una significante minoranza la rigetta.
In ultima analisi, senza dubbio, certezze
incrollabili non ve ne sono, dal momento che non vi sono
evidenze al di là di quelle sopra citate.
Da un lato, possiamo infine dire che Tolkien non manifesta apertamente
obiezioni all'idea del ritorno di un reincarnato Glorfindel. Dall'altro,
le solite opposizioni concernenti il materiale non pubblicato sono
più forti del solito in questo particolare caso, dal momento
che non solo Tolkien avrebbe potuto cambiare idea in proposito prima
di pubblicare l'opera, ma anche lo avrebbe fatto prima di aver scritto
la storia, oppure mentre la scriveva (evento non insolito). Nondimeno,
ci sembra molto probabile che egli, dovendo rispondere, avrebbe
accettato la prima idea di Glorfindel, dal momento che sembra che
egli non ebbe mai un'idea chiara in merito.
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