Guerre Stellari e la Terra di Mezzo: Universi mitici e Mondi Secondari
di Eduardo Segura - Traduzione di Claudia Manfredini

ome in ogni racconto tradizionale, l'opposizione tra il Bene e il Male è una delle chiavi di lettura della narrazione, ma non l'unica. Uno dei modi per presentare questo conflitto è la sproporzione delle dimensioni. I cattivi sono soverchianti, le loro dimensioni immense, cosicché la gioia dell'eucatastrofe è sempre improvvisa e tagliente, come quella di una riacquistata speranza lo è nel mondo reale. Alcuni momenti eucatastrofici, ad es., sono i seguenti: la distruzione delle due Morte Nera; l'inaspettata presenza di Obi-Wan durante l'assalto finale, e dopo; l'incontro tra Han e Luke nella steppa gelata, o il salvataggio di Han Solo. Fin dall'inizio della saga troviamo questo contrasto di dimensioni: l'incrociatore imperiale che insegue la piccola nave consolare; l'enorme Morte Nera; l'enorme Distruttore Stellare nell'Impero colpisce ancora, che fa apparire gli incrociatori come semplici caccia. Esempi corrispondenti nella Terra di mezzo potrebbero essere gli eserciti di Sauron nei campi del Pelennor; la fortezza di Barad-Dur; o la continua presenza dei Nazgul. Noi intravediamo la gioia che verrà con la vittoria finale (benché mai completa), ma ignoriamo come le sfide potranno essere superate. Ciò che sappiamo con dolorosa certezza è che lungo la strada troveremo sofferenza. Nel mondo della fantasia la speranza è sempre appesa a un sottile, tenace filo.
Vorrei sottolineare che le buone fiabe presentano questa lotta con tutte le diverse ombre e sfumature tipiche del confronto bene/male nella vita reale: non c'è una semplificazione buoni-cattivi (infatti questa potrebbe minare la credibilità dell'universo mitico); al contrario, l'autore si sforza di presentare la lotta interiore che ogni personaggio deve combattere, allo scopo di dipingere meglio il ruolo-chiave della libertà e di mostrare in quali modi misteriosi viene preservata la libera volontà di scegliere senza costrizioni. La disputa tra Boromir e frodo su Amon Hen ne è un buon esempio, così come l'evoluzione di Darth Vader in Guerre Stellari.
La trilogia si presta ad un'ulteriore osservazione: lo stile nazista dell'Impero esprime una concezione totalitaria del potere, mantenuto con il terrore ("La paura manterrà in riga i sistemi locali", dichiara Tarkin di fronte ala minaccia di una rivolta generale). Questa concezione sembra un po' troppo semplicistica, dato che la terra di Mezzo non presenta un simile parallelismo.


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