Storia politico militare della Terra di Mezzo La Prima Era: guerre, armi e battaglie di Giordano "Naerfindel" Gelmi |
opo la Nirnaeth la paura e l'odio si diffondono tra coloro che invece avrebbero dovuto resistere uniti contro Morgoth (S 242); questo è l'amaro frutto del tradimento degli uomini dell'est che si sono volti al nemico. Il finire della I Era è dunque un'età di sospetto e di rapporti tesi, in cui i tutti popoli liberi cercano ognuno di preservare il più a lungo possibile quanto è in loro possesso. Gli Eldar sono ancora un punto di riferimento, ma gli Uomini ora li percepiscono come più distanti, e questo è il malvagio frutto delle trame di Morgoth. Aggiungiamo che gran parte dei signori dei Noldor erano stati sconfitti o dispersi. I figli di Feanor, sopravvissuti, si sono infatti mischiati agli Elfi Verdi dell'Ossiriand, ma la loro potenza e gloria sono solo un ricordo (S 242). Nelle terre dello Hithlum nessuno fa ritorno, né Elfi di Fingon né gli Uomini della Casa di Hador. Morgoth manda invece gli Orientali a occupare lo Hithlum, il Mithrim e il Dor-lòmin (S 242); la vita nello Hithlum, sotto occupazione, diventa sempre più ardua e perigliosa per coloro che vi sono rimasti (RI 34) e le vicende di Turin e Tuor sono da questo punto di vista esemplari. Il fatto poi che gli Orientali siano vincolati a rimanere in quel territorio, li rende particolarmente feroci e spietati con i nativi (S 242-243, RI 34). Inoltre vi sono Orchi che vanno e vengono a piacimento, facendo schiavi tra gli Elfi per mandarli a Angband (RI 34). In particolare sono i membri della Casa di Hador ad essere vessati con particolare cattiveria dagli Orientali, causa la loro fedeltà ai Noldor (RI 100). Tuttavia vi sono ancora, persino in queste regioni occupate, degli Eldar che si sono dati alla macchia a sud, sui monti, e i nemici ancora li temono (RI 100). L'Ered Wethrin è tuttavia una barriera per Morgoth, che da lì può controllare il nord del Beleriand, travolto e occupato, e pianificare le sue incursioni al sud fino all'Ossiriand e la terra dei Salici (RI 101). Nessuno è più al sicuro (S 243). Quanto sia precaria la situazione anche al sud, che sembra ancora lontano dal potere di Morgoth, è dimostrato da quanto succede nel 474, ad un anno dalla Nirnaeth Arnoediad. Molti Eldar si erano rifugiati ai Porti da Cirdan, sperando di trovare salvezza. Cirdan da canto suo si era fatto carico di far compiere incursioni navali contro i nemici, con rapidi sbarchi lungo le coste occidentali del Beleriand (S 244). Morgoth aveva mal tollerato queste azioni e decide di passare subito al contrattacco. Un esercito viene radunato nello Hithlum e nel Nevrast: le schiere calano verso i Porti lungo il Nenning e il Brithon. Comincia l'assedio ai Porti; a seguito degli Orchi vi sono fabbri, minatori e preparatori di fuochi, e grazie alla loro opera le mura di Brithombar e Eglarest vengono abbattute. Dei Porti non restano che mucchi di rovine e Barad Nimras è distrutta. Gran parte dei Falathrim viene così sterminata o fatta prigioniera. Cirdan e Gil-Galad riescono però a fuggire con parte delle loro genti e trovano rifugio sull'isola di Balar, alle foci del Sirion (S 244). Questo sarà l'estremo rifugio degli Eldar e degli Uomini liberi nel Beleriand. Notiamo la passività del Nargothrond, che ai tempi di Finrod era stato in ottimi rapporti con Cirdan e i Falathrim. In quest'occasione Orodreth e i suoi non provano neanche a dare manforte alle roccaforti assediate, anche se bisogna ammettere che probabilmente lo choc della Nirnaeth contribuiva non poco a tenere i Noldor ben lontani dalle schiere nemiche. L'altro rifugio sicuro era il Doriath, protetto dalla Cintura di Incantesimi di Melian. I territori circostanti erano però in balia delle scorrerie degli Orchi. Nel 481, quando Turin ha 17 anni e vive ormai nel Doriath, Morgoth arriva a controllare tutti i passi dell'Ered Wethrin e le foci del Teiglin e del Narog (RI 113). E' un rischio cercare di passare dal Beleriand del sud alle regioni del nord, quali Hithlum e Dor-lomin, che si ritrovano dunque isolate. Nel 485 circa gli Orchi scoprono anche una via per calare nel Beleriand dalla Taur-nu-Fuin: si aprono infatti un varco attraverso il Passo di Anach che li porta dritti nel Dimbar (S 250, RI 137) arrivando quindi a ridosso del Doriath anche da nord. Il Brethil si trova così ad essere assalito sia da ovest, attraverso la valle del Sirion, sia da est, dal Dimbar. La situazione precipita quando Turin, al servizio di Thingol, lascia il regno e con lui Beleg. Mancando due tra i più valorosi difensori della regione, i Sindar e gli uomini del Brethil sono costretti a cedere il passo (RI 130). Il Brethil, protetto ormai solo a sud, diventa zona di frontiera (S 250-251) ed è lì che si rifugiano molti Uomini dei Boschi (RI 131). Più a sud le incursioni sono di minore violenza: gli Orchi sono soliti saccheggiare e ritornare rapidamente a nord, poiché temono la Piana Vigilata che si estende dinanzi a Nargothrond, con gli Elfi appostati in fortezze sui colli e pronti a colpire, grazie ad arcieri abilissimi, con frecce precise e mortali (S 208, RI 132). Le incursioni tuttavia sono frequenti e i boschi a ovest del Brethil e del Doriath erano infestati di nemici (RI 138). Un attacco deciso si ha nel 287, attraverso il Passo di Anach. Il Passo Sirion, le terre tra il Sirion e il Malduin e il Dimbar sono conquistati, e gli Orchi arrivano fino ai confini del Doriath (S 256-257, RI 130). La Piana Vigilata è tuttavia ancora evitata dagli Orchi, a causa del Nargothrond e anche delle azioni di Turin e Beleg (S 257) che respingono il potere di Angband da quella zona (RI 213). In questi anni si registra dunque l'ultima fase di una resistenza a Morgoth che può dirsi collaborativa, seppur in forma ridotta. Uomini del Brethil e Sindar, già alleati, sono in stretto contatto con i Noldor del Nargothrond che, pur non scendendo in guerra aperta, sono pur sempre un ostacolo temibile per l'espansione delle forze di Morgoth a sud. Vale poi la pena di ricordare che Orodreth, re del Nargothrond, è in contatto diretto con Thingol e scambia messaggi con lui per mezzo di vie segrete; i messaggi passavano su barche attraverso gli Stagni del Crepuscolo e giungono dal Doriath a Nargothrond (RI 164). Su consiglio di Thingol e Melian, Orodreth fornisce aiuti alla banda di Turin e Beleg, la cui opera in quel frangente dà buoni frutti (RI 214). In un certo qual modo dunque vi è ancora una collaborazione tra i popoli liberi del Beleriand, ma limitata e sotterranea, ed è impossibile parlare di alleanze e conseguenti azioni su larga scala. Dal canto suo Morgoth, avvedutosi che la resistenza è ancora efficace e che le sue truppe non riescono a sfondare ovunque, comincia a pianificare e indirizzare i suoi attacchi più rilevanti contro i nemici più ostili, con azioni mirate atte a eliminarli dalla scena uno ad uno.
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