L'elanor
di Claudio Capelli ("Moriagate"), adattamento e cura di Gianluca Comastri

uesto è solo un modesto e scellerato tentativo, spero abbastanza concreto e nello stesso tempo sicuramente non esaustivo, per dare risposta ad una semplice domanda che sempre mi sono posto tutte le volte che ho letto Il Signore degli Anelli.

Ma l'elanor, come sarà fatto?

Come sovente accade quando si trattano argomenti di questo genere dovrò scendere in ambito tecnico diverse volte. Cercherò di limitarmi al minimo indispensabile. Per chi non avrà la pazienza o la voglia di seguire tutto vi sono alcuni link che portano direttamente alle immagini.

Il punto di partenza è la lettera 312 presente nella versione italiana di "The Letters of J.R.R. Tolkien" dove troviamo queste indicazioni:

«... e l'elanor [non sarebbe altro che] una pimpinella (forse un pò più grande) ...».
In buona sostanza, per avere idea di come sia fatto l'elanor, ci viene suggerito di visualizzare nella nostra mente un fiore simile alla pimpinella.
Per chi non ha la più pallida idea di cosa sia e di come sia fatta questa pianta ciò potrebbe essere già sufficente a risolvere il quesito, prendere per buono il tutto ed eventualmente rimandare a tempi migliori la verifica diretta (o magari in Rete) del fiore in oggetto. Per chi invece come me, oltre ad aver letto ISdA, ha la presunzione di possedere qualche barlume di conoscenze botaniche questo suggerimento potrebbe suonare come una nota un pò stonata. Ed infatti!

Ecco alcuni link dedicati alle pimpinelle, vere le prime tre e falsa l'ultima.
Pimpinella maior: http://lachlan.bluehaze.com.au/summer2000/25july2000/25jul039.jpg
Pimpinella saxifraga: http://linnaeus.nrm.se/flora/di/apia/pimpi/pimpsax4.jpg
Pimpinella anisum: http://pharm1.pharmazie.uni-greifswald.de/allgemei/serturn/arzpfl-b/pimpin-a.jpg
Poterium sanguisorba: http://perso.wanadoo.fr/jean-jacques.lelez/fleurs/pimprenelle.jpg

Non so voi cosa ne pensiate ma la mia sensazione è che tutto ciò nulla ha a che vedere con il fiore-stella di Cerin Amroth.

In ogni caso, non soddisfatto dei risultati sin qui ottenuti, ho continuato la ricerca: possibile che Tolkien abbia dato un suggerimento sbagliato?
Il suggerimento è effettivamente sbagliato, ma non per colpa sua.

Siamo di fronte ad un altro errore di traduzione!!!
Leggiamo infatti il testo in lingua originale:
«... and elanor [non sarebbe altro che] a pimpernel (perhaps a little enlarged) ...».
Qui ci viene detto, e senza intermediazioni, che la pianta a cui in qualche modo accumunare l'elanor è la pimpernel.

Pimpernel somiglia molto a pimprenelle, che però è francese e individua la Sanguisorba di cui il link precedentemente riportato, la quale a sua volta in italiano dialettale viene detta appunto Pimpinella-salvastrella.
Da qui, probabilmente, l'errore nella traduzione.

La pianta che in inglese viene chiamata pimpernel in realtà è un'altra e per la precisione trattasi dell'Anagallis arvensis. Un modesto fiore dei campi che in italiano viene comunemente chiamato Mordigallina, o anche Morso di gallina, oppure Anagallo/Anagallide.

Tanto ci sarebbe da dire in merito a questa umile pianticella che si potrebbe riempire un libro intero: mi limiterò ad indicare solo gli aspetti che mi hanno convinto ad assumerla come la pianta che nel nostro mondo primario rappresenta l'invenzione dell'elanor ne Il Signore dgli Anelli.

È una pianta che trova areale naturale a diverse latitudini nel mondo: in Europa è diffuso quasi ovunque.

La fioritura va da aprile fino all'autunno (ottobre) e quindi corrisponde abbastanza alle indicazioni temporali di ISdA.
E qui potrebbe sorgere un dubbio: l'elanor è una pianta perenne con fioritura autunnale o una pianta autunnale con fioritura perenne?

A sciogliere ogni dubbio ci viene in aiuto Haldir.

Innanzi tutto la Compagnia arriva a Caras Galadhon in gennaio, e l'elanor è gia' fiorito. Inoltre Haldir (quello del libro...) riferisce: "Qui fioriscono perenni i fiori autunnali nel verde mai sbiadito dell'erba: il giallo elanor la pallida niphredil."
Credo non siano necessari ulteriori commenti.
Basandoci sulle parole dell'elfo, si possono invece fare alcune ulteriori considerazioni, alcune delle quali non riguardano esclusivamente l'elanor.
Sull'anagallide: è vero che inizia la fioritura in aprile ma nello stesso tempo continua fino all'autunno. Possiano considerarlo un fiore autunnale? Ammettendo una certa forzatura io direi, sì.
Sulla niphredil: (altra pianta su cui si potrebbe discutere, e qui infatti comincio) ci viene descritta da Tolkien, sempre nella lettera 312, come una *delicata* specie di bucaneve.
Del tutto personalmente io la associo al Leucojum autumnale:
http://131.152.161.2/bilder/23/y/2347.jpg e
http://131.152.161.2/bilder/23/y/2346.jpg e
http://131.152.161.2/bilder/23/y/2345.jpg;
che non e' un bucaneve vero e proprio (Galanthus) ma tanto gli somiglia (almeno dal punto di vista estetico), e mi pare fuori discussione che lo stesso sia una pianta autunnale. Un altro spunto di riflessione che mi fa propendere vero il Leucojum a. mi viene dato da quell'aggettivazione di "delicata". Cercando e sfogliando un po' in giro, quasi ovunque viene indicato proprio con questa caratteristica e qui vi riporto la descrizione che ne fa Basilius Besler nel suo "Herbario delle quattro stagioni":
"I tepali con i margini *delicatamente* e irregolarmente dentati, simili a un merletto, identificano come bucaneve autunnale, Leucojum autumnale, la fragile piantina al centro della Tavola 1 (...)"

Riprendo ora con l'Anagallis. È una pianta prostrata, con molti rami e che quindi forma ampie distese. Le foglie sono lucide, ovali e con un apice appuntito.
L'altezza normalmente varia dai 5 ai 30 cm. anche se esistono varietà che non superano i 5.

Effettivamenta ha la forma di un fiore-stella:
http://www.fotodisardegna.it/flora/c/cmq0491.htm;
i cinque sepali intervallati ai cinque petali gli conferiscono l'idea dello scintillio, proprio dell'iconografia stellare.

Il colore generalmente e' scarlatto - da cui il noto romanzo "The Scarlet Pimpernel", liberamente tradotto in italiano dall'inglese come "La Primula Rossa" (comunque sia, l'Anagallis è effettivamente una primulacea) - pero' si trovano anche altre sfumature tra cui alcune che virano al giallo, più confacente al nostro caso:
http://plants.montara.com/ListPages/thumbs1/anaarv0.JPEG
http://www.stroudvalleysproject.org/pictures/Scarlet_Pimpernel.jpg
Sui colori indubbiamente abbiamo un non perfetto allineamento ma non mi soffermerei troppo su questo punto di scarsa rilevanza anche per lo stesso Tolkien, il quale ci mette in guardia su questo punto dicendo: "Non ho visto niente che possa ricordare ad una prima occhiata il niphredil o l'elanor o l'alfirin: ma penso che sia perché questi fiori immaginari sono illuminati da una luce che non si potrà mai vedere su una pianta vera e che non può essere catturata dai colori di un disegno."

Come avrete capito l'Anagallis e' una pianta poco appariscente - anche se parecchio nota e addirittura definita da qualcuno 'coloratissima' - e che difficilmente attrae l'osservatore poco attento o poco esperto. Questa comunque è una caratteristica che a mio parere ben si adatta alla situazione. Si adatta perché la si potrebbe accostare ad alcuni tratti caratteriali del Nostro: la salvezza verrà dagli umili e non dai grandi. Limitamdoci all'ambito botanico abbiamo l'esempio più incisivo con la misconosciuta athelas.
Non e' certo una novita' il fatto che Tolkien prediliga l'umilità e le 'cose' apparentemente di poco conto, per poi elevarle ad una 'luce' diversa, nuova, inaspettata ai più.
E' Haldir che evidenzia per la prima volta la presenza dei fiori, non sono Frodo o Sam ad accorgersene: quasi a sottolineare l'intenzione dell'autore ad inserire piante volutamente poco appariscenti.
Mi rendo perfettamente conto che queste sono argomentazioni forzate, prive di qualsiasi riscontro oggettivo - in effetti, di tangibile, abbiamo solo quel pimpernel della lettera e probabilmente ci dovrebbe bastare - e che se le scrivo forse è solo perche' a me fa piacere pensare che le cose siano andate cosi'.

Dicevo all'inizio della non esaustività di questa ricerca.
Visto il carattere un po' delicato delle conclusioni a cui potrebbero portare ulteriori analisi riguardanti il folklore e la simbologia, questi argomenti li trattero' solo di sfioro; giusto perche' a qualcuno comunque potrebbe far piacere.

Ad esempio: in natura, nel mondo primario, i fiori restano aperti solo per poche ore al giorno, generalmente dalle 8:00 alle 15:00, circa, e restano chiusi durante il brutto tempo o quando fa umido.
A causa di questi comportamenti, per secoli questa pianta e' stata considerata come una sorta di barometro-orologio.
E' interessante notare questa attribuzione folkloristica in quanto si potrebbe azzardare - ma e' tutto da prendere con le molle - un parallelismo (probabilmente il termine non e' corretto, ma non mi viene in mente altro) con la particolare natura atmosferico-temporale di Lorien, dove il tempo non e' tempo e le condizioni meteo sono sempre ottimali. Infatti l'elanor, a Lorien, come detto piu' sopra, viene indicata come pianta autunnale ma perenne.

Altra nota interessante e' quella riguardante le presunte qualita' mediche. In tempi antichi si pensava che questa pianta potesse curare la follia e le crisi di malinconia, tant'e' vero che il nome generico di questa pianta, Anagallis, deriva dal greco anaghelao, "rido". Anche qui si potrebbe, io non ne sono in grado e, ripeto, non so nemmeno se sia utile farlo, mettere in relazione i poteri / il potere di Lorien e la nostra buffa Mordigallina.

Ringraziamenti
Beleg ha acceso la miccia!
Cirdan l'ha alimentata!
Per i testi in lingua originale ci ha pensato Soronel!
Veon della Lista, con i suoi dubbi non ancora del tutto sopiti, e' stato fondamentale per l'analisi botanica ............ ma non solo!
Io ho solo fatto scoppiare la bomba che da tempo covava sotto la cenere.

GRAZIE a loro per i fondamentali contributi e, fra le altre cose, per aver dato una scossa alla mia atavica pigrizia!

Spero di non aver tolto troppo alla vostra immaginazione affrontando il 'caso' in modo forse troppo scientifico, non avevo alternative.
Nel tentativo di riequilibrare un po' il tutto, ma anche perché rispecchiano appieno il mio personalissimo approccio con la natura, vi lascio con alcune parole di un bravo reporter naturalistico americano:
" Si puo' cercare di capire il mondo dei viventi con la ragione, ma a volte e' il cuore la guida migliore. "

Ciao,
Moriagate (che non osa neanche immaginare quanti errori grammaticali, di ortografia, di sintassi, di forma, ecc, è riuscito a elargirvi).


Bibliografia

Il Signore degli Anelli, J. R. R. Tolkien, Ed. Rusconi, tradotto da Vicky Alliata di Villafranca;

Lettere: la realtà in trasparenza , J. R. R. Tolkien, Ed. Rusconi, tradotto da Cristina de Grandis

 

           
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