uesto è solo un modesto e scellerato tentativo, spero
abbastanza concreto e nello stesso tempo sicuramente non
esaustivo, per dare risposta ad una semplice domanda che
sempre mi sono posto tutte le volte che ho letto Il Signore
degli Anelli.
Ma l'elanor, come sarà fatto?
Come sovente accade quando si trattano argomenti di questo
genere dovrò scendere in ambito tecnico diverse volte.
Cercherò di limitarmi al minimo indispensabile. Per chi non
avrà la pazienza o la voglia di seguire tutto vi sono alcuni
link che portano direttamente alle immagini.
Il punto di partenza è la lettera 312 presente nella versione
italiana di "The Letters of J.R.R. Tolkien" dove troviamo
queste indicazioni:
«... e l'elanor [non sarebbe altro che] una pimpinella (forse
un pò più grande) ...».
In buona sostanza, per avere idea di come sia fatto l'
elanor,
ci viene suggerito di visualizzare nella nostra mente un fiore
simile alla pimpinella.
Per chi non ha la più pallida idea di cosa sia e di come sia
fatta questa pianta ciò potrebbe essere già sufficente a
risolvere il quesito, prendere per buono il tutto ed eventualmente
rimandare a tempi migliori la verifica diretta (o magari in Rete)
del fiore in oggetto. Per chi invece come me, oltre ad aver letto
ISdA, ha la presunzione di possedere qualche barlume di conoscenze
botaniche questo suggerimento potrebbe suonare come una nota un pò
stonata. Ed infatti!
Ecco alcuni link dedicati alle pimpinelle, vere le prime tre e
falsa l'ultima.
Pimpinella maior:
http://lachlan.bluehaze.com.au/summer2000/25july2000/25jul039.jpg
Pimpinella saxifraga:
http://linnaeus.nrm.se/flora/di/apia/pimpi/pimpsax4.jpg
Pimpinella anisum:
http://pharm1.pharmazie.uni-greifswald.de/allgemei/serturn/arzpfl-b/pimpin-a.jpg
Poterium sanguisorba:
http://perso.wanadoo.fr/jean-jacques.lelez/fleurs/pimprenelle.jpg
Non so voi cosa ne pensiate ma la mia sensazione è che tutto ciò
nulla ha a che vedere con il fiore-stella di Cerin Amroth.
In ogni caso, non soddisfatto dei risultati sin qui ottenuti, ho
continuato la ricerca: possibile che Tolkien abbia dato un
suggerimento sbagliato?
Il suggerimento è effettivamente sbagliato, ma non per colpa sua.
Siamo di fronte ad un altro errore di traduzione!!!
Leggiamo infatti il testo in lingua originale:
«... and elanor [non sarebbe altro che] a pimpernel (perhaps a
little enlarged) ...».
Qui ci viene detto, e senza intermediazioni, che la pianta a cui in
qualche modo accumunare l'
elanor è la
pimpernel.
Pimpernel somiglia molto a
pimprenelle, che però è francese e
individua la Sanguisorba di cui il link precedentemente riportato,
la quale a sua volta in italiano dialettale viene detta appunto
Pimpinella-salvastrella.
Da qui, probabilmente, l'errore nella traduzione.
La pianta che in inglese viene chiamata
pimpernel in realtà è
un'altra e per la precisione trattasi dell'
Anagallis arvensis.
Un modesto fiore dei campi che in italiano viene comunemente
chiamato Mordigallina, o anche Morso di gallina, oppure
Anagallo/Anagallide.
Tanto ci sarebbe da dire in merito a questa umile pianticella
che si potrebbe riempire un libro intero: mi limiterò ad indicare
solo gli aspetti che mi hanno convinto ad assumerla come la
pianta che nel nostro mondo primario rappresenta l'invenzione
dell'
elanor ne
Il Signore dgli Anelli.
È una pianta che trova areale naturale a diverse latitudini nel
mondo: in Europa è diffuso quasi ovunque.
La fioritura va da aprile fino all'autunno (ottobre) e quindi
corrisponde abbastanza alle indicazioni temporali di ISdA.
E qui potrebbe sorgere un dubbio: l'elanor è una pianta perenne
con fioritura autunnale o una pianta autunnale con fioritura perenne?
A sciogliere ogni dubbio ci viene in aiuto Haldir.
Innanzi tutto la Compagnia arriva a Caras Galadhon in gennaio,
e l'elanor è gia' fiorito. Inoltre Haldir (quello del
libro...) riferisce: "Qui fioriscono perenni i fiori autunnali
nel verde mai sbiadito dell'erba: il giallo elanor la pallida niphredil."
Credo non siano necessari ulteriori commenti.
Basandoci sulle parole dell'elfo, si possono invece fare alcune
ulteriori considerazioni, alcune delle quali non riguardano
esclusivamente l'elanor.
Sull'anagallide: è vero che inizia la fioritura in aprile ma nello stesso
tempo continua fino all'autunno. Possiano considerarlo un fiore
autunnale? Ammettendo una certa forzatura io direi, sì.
Sulla niphredil: (altra pianta su cui si potrebbe discutere, e qui infatti
comincio) ci viene descritta da Tolkien, sempre nella lettera 312,
come una *delicata* specie di bucaneve.
Del tutto personalmente io la associo al Leucojum autumnale:
http://131.152.161.2/bilder/23/y/2347.jpg e
http://131.152.161.2/bilder/23/y/2346.jpg e
http://131.152.161.2/bilder/23/y/2345.jpg;
che non e' un bucaneve vero e proprio (Galanthus) ma tanto gli
somiglia (almeno dal punto di vista estetico), e mi pare fuori
discussione che lo stesso sia una pianta autunnale. Un altro spunto
di riflessione che mi fa propendere vero il Leucojum a. mi viene
dato da quell'aggettivazione di "delicata". Cercando e sfogliando
un po' in giro, quasi ovunque viene indicato proprio con questa
caratteristica e qui vi riporto la descrizione che ne fa Basilius Besler
nel suo "Herbario delle quattro stagioni":
"I tepali con i margini *delicatamente* e irregolarmente dentati, simili
a un merletto, identificano come bucaneve autunnale, Leucojum
autumnale, la fragile piantina al centro della Tavola 1 (...)"
Riprendo ora con l'Anagallis.
È una pianta prostrata, con molti rami e che quindi forma ampie
distese. Le foglie sono lucide, ovali e con un apice appuntito.
L'altezza normalmente varia dai 5 ai 30 cm. anche se esistono
varietà che non superano i 5.
Effettivamenta ha la forma di un fiore-stella:
http://www.fotodisardegna.it/flora/c/cmq0491.htm;
i cinque sepali intervallati ai cinque petali gli conferiscono l'idea
dello scintillio, proprio dell'iconografia stellare.
Il colore generalmente e' scarlatto - da cui il noto romanzo "The
Scarlet Pimpernel", liberamente tradotto in italiano dall'inglese
come "La Primula Rossa" (comunque sia, l'Anagallis è effettivamente una
primulacea) - pero' si trovano anche altre sfumature tra cui alcune
che virano al giallo, più confacente al nostro caso:
http://plants.montara.com/ListPages/thumbs1/anaarv0.JPEG
http://www.stroudvalleysproject.org/pictures/Scarlet_Pimpernel.jpg
Sui colori indubbiamente abbiamo un non perfetto allineamento
ma non mi soffermerei troppo su questo punto di scarsa rilevanza
anche per lo stesso Tolkien, il quale ci mette in guardia su questo
punto dicendo: "Non ho visto niente che possa ricordare ad una
prima occhiata il niphredil o l'elanor o l'alfirin: ma penso che sia
perché questi fiori immaginari sono illuminati da una luce che non
si potrà mai vedere su una pianta vera e che non può essere
catturata dai colori di un disegno."
Come avrete capito l'Anagallis e' una pianta poco appariscente -
anche se parecchio nota e addirittura definita da qualcuno
'coloratissima' - e che difficilmente attrae l'osservatore poco
attento o poco esperto. Questa comunque è una caratteristica che
a mio parere ben si adatta alla situazione. Si adatta perché la si potrebbe
accostare ad alcuni tratti caratteriali del Nostro: la salvezza verrà
dagli umili e non dai grandi. Limitamdoci all'ambito botanico
abbiamo l'esempio più incisivo con la misconosciuta athelas.
Non e' certo una novita' il fatto che Tolkien prediliga l'umilità e
le 'cose' apparentemente di poco conto, per poi elevarle ad una
'luce' diversa, nuova, inaspettata ai più.
E' Haldir che evidenzia per la prima volta la presenza dei fiori,
non sono Frodo o Sam ad accorgersene: quasi a sottolineare
l'intenzione dell'autore ad inserire piante volutamente poco
appariscenti.
Mi rendo perfettamente conto che queste sono argomentazioni
forzate, prive di qualsiasi riscontro oggettivo - in effetti, di tangibile,
abbiamo solo quel pimpernel della lettera e probabilmente ci
dovrebbe bastare - e che se le scrivo forse è solo perche' a me
fa piacere pensare che le cose siano andate cosi'.
Dicevo all'inizio della non esaustività di questa ricerca.
Visto il carattere un po' delicato delle conclusioni a cui potrebbero
portare ulteriori analisi riguardanti il folklore e la simbologia, questi
argomenti li trattero' solo di sfioro; giusto perche' a qualcuno comunque
potrebbe far piacere.
Ad esempio: in natura, nel mondo primario, i fiori restano aperti
solo per poche ore al giorno, generalmente dalle 8:00 alle 15:00,
circa, e restano chiusi durante il brutto tempo o quando fa umido.
A causa di questi comportamenti, per secoli questa pianta e' stata
considerata come una sorta di barometro-orologio.
E' interessante notare questa attribuzione folkloristica in quanto si
potrebbe azzardare - ma e' tutto da prendere con le molle - un
parallelismo (probabilmente il termine non e' corretto, ma non mi
viene in mente altro) con la particolare natura atmosferico-temporale
di Lorien, dove il tempo non e' tempo e le condizioni meteo sono
sempre ottimali. Infatti l'elanor, a Lorien, come detto piu' sopra,
viene indicata come pianta autunnale ma perenne.
Altra nota interessante e' quella riguardante le presunte qualita'
mediche. In tempi antichi si pensava che questa pianta potesse
curare la follia e le crisi di malinconia, tant'e' vero che il nome
generico di questa pianta, Anagallis, deriva dal greco anaghelao,
"rido". Anche qui si potrebbe, io non ne sono in grado e, ripeto,
non so nemmeno se sia utile farlo, mettere in relazione i poteri / il
potere di Lorien e la nostra buffa Mordigallina.
Ringraziamenti
Beleg ha acceso la miccia!
Cirdan l'ha alimentata!
Per i testi in lingua originale ci ha pensato Soronel!
Veon della Lista, con i suoi dubbi non ancora del tutto sopiti,
e' stato fondamentale per l'analisi botanica ............ ma non solo!
Io ho solo fatto scoppiare la bomba che da tempo covava sotto
la cenere.
GRAZIE a loro per i fondamentali contributi e, fra le altre cose,
per aver dato una scossa alla mia atavica pigrizia!
Spero di non aver tolto troppo alla vostra immaginazione
affrontando il 'caso' in modo forse troppo scientifico, non
avevo alternative.
Nel tentativo di riequilibrare un po' il tutto, ma anche perché
rispecchiano appieno il mio personalissimo approccio con la
natura, vi lascio con alcune parole di un bravo reporter
naturalistico americano:
" Si puo' cercare di capire il mondo dei viventi con la ragione,
ma a volte e' il cuore la guida migliore. "
Ciao,
Moriagate (che non osa neanche immaginare quanti errori
grammaticali, di ortografia, di sintassi, di forma, ecc, è
riuscito a elargirvi).
Bibliografia
Il Signore degli Anelli, J. R. R. Tolkien, Ed. Rusconi, tradotto da Vicky Alliata di Villafranca;
Lettere: la realtà in trasparenza , J. R. R. Tolkien, Ed. Rusconi, tradotto da Cristina de Grandis