ebbene le prime spade furono fabbricate in Aman dai Noldor sotto la guida di Melkor, e sebbene i Teleri possedessero già fragili archi, il primo popolo a costruire armi nella Terra-di-Mezzo dopo quello dei Nani fu quello di Thingol.
A quel tempo, con l'avvicinarsi della Terza-Era, dopo la Cattività di Melkor, non era sorta ancora inimicizia tra la stirpe dei Naugrim e quella degli Eldar, anzi la loro stretta collaborazione con la guida di Melian la Maia, era valsa a creare la dimora di Thingol: Menegroth, le Mille Caverne.
Durante quest'era i Nani avvisarono Thingol che al Nord il Male si era risvegliato, e ben presto, malvagie creature giunsero anche nel Beleriand. Così Thingol considerò l'idea di fabbricare armi e i Sindar impararono l'arte della metallurgia. Ma i Nani mai furono superati, neppure dai Noldor e nella costruzione delle cotte di maglie inanellate, metodologia che inizialmente era stata ideata dai fabbri di Belegost, non avevano rivali.
I massimi in quest'arte furono gli artieri di Nogrod, dei quali Telchar il fabbro fu il massimo artefice autore tra l'altro di Narsil e di Angrist.
Le armi tra gli Elfi
Le prime armi tra gli Elfi si diffusero quando Melkor, terminato il suo primo periodo di schiavitù, si aggirava di nuovo liberamente per Valinor.
Probabilmente però, considerando che i Teleri di Olwë non gli diedero mai ascolto, e che avevano già da tempo imparato a costruire e maneggiare archi, probabilmente da Ossë, è da attribuire a loro la foggia della prima arma Eldarin.
Le armi tenute più in considerazione tra gli Elfi erano spade, pugnali, lance, archi e balestre.
Tra gli Elfi, i più bravi a maneggiare spade erano probabilmente i Noldor; di sicuro essi erano i maggiori tra gli Elfi, eccezion fatta per Eöl elfo dalle lontane origini Sindarin, a fabbricarle. Il Primo Noldor ad usare una spada fu Fëanor, che la puntò contro il suo fratellastro Fingolfin.
Gli Elfi Silvani e quelli di Lothlórien preferivano armi come archi e balestre, e i secondi primeggiavano in quest'arte; la fine ingegneria e l'alta qualità delle loro frecce, dei loro dardi e dei loro archi era nota a tutti gli Elfi.
Il maggiore dei costruttori di armi tra gli elfi fu Eöl, il quale in quest'arte poteva rivaleggiare addirittura coi Nani (dai quali l'aveva imparata).
Inventò il Galvorn, materiale durissimo, impenetrabile a qualsiasi lama o punta fabbricate con i metalli estratti dalla terra. A causa della sua resistenza esso può essere confuso col Mithril, il metallo dei Nani, ma a sua differenza era di colore scurissimo, e fu anche per questo che Eöl fu detto "lo scuro". Tramutò in metallo le stelle, creando da un meteorite caduto le spade più potenti della Terra-di-Mezzo con le quali nessuna poteva rivaleggiare. Non temevano nessuna corazza, i loro nomi erano Anglachel ed Anguirel.
Tra i grandi guerrieri elfici possiamo ricordare Gil-Galad e la sua lancia, che ebbero importanza vitale durante l'assedio di Mordor, e Fingolfin che con la sua spada lottò audacemente contro Morgoth; sette volte lo colpì e sette volte la terra tremò per le urla di dolore del Nero.
Tra i grandi arcieri elfici si ricorda Beleg Arcoforte, possessore tra l'altro di Anglachel: tale spada dopo la sua morte passò delle mani di Túrin Turambar, "la spada Nera"
Le armi tra i Nani
Maestri nella metallurgia e impareggiabili nel modellare la pietra, i Nani di Belegost furono i primi a pensare a qualche artifizio che proteggesse dalle armi avversarie. Inventarono così le cotte di maglia inanellate e la loro opera non aveva rivali, specialmente dopo che ebbero perfezionato la produzione e l'uso del Mithril, un metallo argenteo resistentissimo.
Essi preferivano usare possenti asce da guerra o spade pesanti. A Nogrod si specializzarono nel costruire spade e in quest'arte primeggiavano persino sui Noldor. Dalle mani di Telchar, il più grande artiere di Nogrod presero forma Andúril, la spada che fu rotta e Angrist, il coltello elfico appartenuto a Curufin ed usato da Beren per staccare il Silmaril dalla corona di Melkor.
Le armi tra gli Uomini
Tra gli Uomini si diffusero varie tipologie di armi, indipendentemente dalla stirpe di appartenenza, comunque presso i vari popoli sparsi fra i territori abitati vennero alla luce alcune peculiari "preferenze" .
I Sudroni ad esempio erano abili arcieri e solevano intingere le loro frecce in potenti veleni. [Faramir figlio di Denethor si salvò, dopo essere stato ferito durante l'assedio di Gondor nel corso delle Guerre dell'Anello da una di queste frecce,solo grazie all'intervento di Telcontar, il guaritore (Aragorn)]. Usavano scudi tondi neri e gialli con grosse punte. Si servivano anche di lance corte dalla lama larga che usavo spesso quando si lanciavano a cavallo degli Elefanti.
Tra gli Esterling erano apprezzate asce e armi roteanti come mazze e martelli.
I Numenoreani preferivano le spade, anche se tra gli uomini di Gondor, Rohan e dell'Ithilien non mancavano valenti lancieri ed arcieri. Le lance e le spade erano preferite per la maggior parte dalla cavalleria pesante di Rohan e Gondor, mentre le genti del Lossarnach preferivano le asce
Le armi tra il Popolo Nero
Difficilmente i miliziani del Popolo Nero, come gli Orchi o i Vagabondi, si costruivano le armi da soli, anche se il primo a parlare loro di armi fu il loro signore Morgoth. Nelle loro scorribande usavano mazze, randelli e altre armi roteanti, anche se impararono ad usare spade, scudi e corazze facenti parte dei loro bottini. Tra le armi importanti possiamo citare la mazza del Signore dei Cavalieri Neri, nonché le loro spade dai malvagi poteri. Sebbene sceso solo una volta alle armi, anche Morgoth aveva una terribile arma, la mazza nota col nome di Grond, o Martello degli Inferi che usò durante il combattimento contro Fingolfin.Gli Orchetti di maggiori dimensioni usavano spade dalla punta larga, scimitarre insomma, e archi in corno. I loro scudi avevano anelli di ferro ricoperti di durissima pelle su cui era dipinto l'Occhio senza Palpebre o il simbolo del loro squadrone.
Le armi principali dei Balrog erano invece le fruste infuocate.
Le armi storiche
Si tratta delle armi nominate nei tre libri principali di Tolkien [Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli e Il Silmarillion]
Aeglos
"Punta di Neve", la lancia di Gil-galad. Ne Il Signore degli Anelli appare col nome Aiglos.
Andúril
Vedi Narsil.
Angainor
Non è una vera e propria arma, bensì la catena forgiata da Aulë con la quale Melkor fu legato due volte.
Anglachel
Spada di ferro meteorico forgiata da Eöl lo scuro per Thingol e da lui donata a Beleg; era tale da spezzare qualsiasi ferro tratto dal suolo.
Solo la spada Anguirel, fatta dello stesso materiale, poteva tenergli testa. Quando Eöl diede in pegno la spada a Thingol probabilmente la maledisse; infatti, ai suoi successivi possessori portò solo sventure. Persino Melian la Maia cercò di dissuadere Beleg dallo scegliere Anglachel "C'e' Malvagità in quest'arma. In essa sta ancora il cuore tenebroso del fabbro. Essa non amerà la mano che la impugna; né resterà a lungo con te".
La sorte volle che quando Beleg Arcoforte e Gwindor liberarono Túrin, Beleg trasse Anglachel e con essa tagliò le pastoie che impedivano. Quel giorno si avverò la predizione di Melian e la lama gli scivolò ferendo il piede di Túrin. Túrin, credendo che fossero Orchetti giunti per tormentarlo, lottò con esso nel buio e, sottrattogli Anglachel, trafisse mortalmente Beleg Cúthalion suo amico e salvatore.
Successivamente la spada venne riforgiata per Túrin dai più abili fabbri del Nogrod col nome di Gurthang "Ferro di Morte". A causa delle sue imprese con essa Túrin fu detto Mormegil "La Spada Nera".
Tra le imprese di Túrin con Anglachel si ricorda l'uccisione di Glaurung, il Padre dei Draghi, il Grande Verme di Morgoth. Ancora una volta la maledizione di Eöl ebbe il suo effetto: Turambar trasse la spada, unica cosa che gli restasse e disse "Salute Gurthang, tu che non conosci signoria o lealtà salvo che per la mano che ti impugna. Tu non arretri mai di fronte al sangue. Vuoi dunque prenderti Túrin Turambar? Vuoi uccidermi in fretta ? ". E la lama rispose con fredda voce "Ma certo, berrò volentieri il tuo sangue, sì da poter dimenticare quello di Beleg mio Signore, e il sangue di Brandir ingiustamente ucciso. Ti spaccerò in quattro e quattr'otto.". Allora Túrin piantò l'impugnatura nel terreno e si gettò sulla punta uccidendosi e mandando in frantumi la spada. Le schegge di Gurthang furono poste con Túrin in un tumulo eretto lì dove era caduto.
Anguirel
Spada di ferro meteorico, gemella di Anglachel forgiata da Eöl lo Scuro, - inventore tra l'altro del Galvorn, un metallo scuro, duro come il metallo argenteo dei Nani detto Mithril, impenetrabile a dardi e lame.
Come Anglachel, non temeva alcuna lama di qualsiasi metallo tratto dal suolo. Venne rubata da Maeglin figlio di Eöl e con esso se ne persero le tracce.
Angrist
" Mannaia di Ferro ", il coltello fatto da Telchar di Nogrod, preso a Curufin da Beren e da questi usato per staccare il Silmaril dalla corona di Morgoth.
Aranrúth
"Collera del Re", il nome della spada di Thingol. Quando Thingol donò Anglachel a Beren gli disse di scegliere tra tutte le spade del suo tesoro tranne Aranrúth.
Aranrúth sopravvisse alla rovina del Doriath e passò nelle mani del Re di Númenor.
Ascia di Durin
L'arma di Durin I, un grande cimelio dei Nani della stirpe di Durin. L'Ascia di Durin rimase in Khazad-dûm quando questa fu abbandonata; La spedizione di Balin la ritrovò nell'anno 2989 della Terza Età. Dopo la distruzione del regno di Balin l'ascia fu nuovamente smarrita.
Belthronding
L'arco di Beleg Cúthalion, fatto di legno nero di tasso, che con egli venne seppellito.
Elmo-di-Drago del Dor-Lomin, Elmo di Hador
Cimelio della Casa di Hador, indossato anche da Túrin. Conosciuto anche come Elmo di Hador.
Glamdring
"La Battinemici", spada elfica, venne trovata in un covo di Uomini Neri (Vagabondi) da Gandalf durante il viaggio con Bilbo e i Nani di Thorin Scudodiquercia. Un tempo era cinta dal re di Gondolin.
Aveva la particolarità di emettere una luce intensa all'avvicinarsi degli Orchi, come molte altre lame elfiche.
Grond
La grande mazza di Morgoth, con la quale questi si batté contro Fingolfin; detta anche Il Martello degli Inferi.
Nel corso del durissimo scontro col Re Supremo dei Noldor fu brandita con tale potenza da aprire numerose brecce al suolo, scavando fosse dalle quali provenivano fumo e fuoco. Dopo molti duri colpi Fingolfin inciampò in una di queste fosse e cadde ai piedi di Morgoth, trovando la morte.
Grond (2)
L'ariete usato contro la Porta di Minas Tirith e durante l'Assedio di Gondor.
Gúthwinë
Spada di Éomer di Rohan.
Herugrim
La spada di Théoden; era custodita in un fodero incastonato da gemme verdi e chiuso da un fermaglio d'oro.
Narsil
Spada appartenuta ad Elendil "rutilava come la luce del sole e della luna". Conosciuta anche come La spada che fu rotta.
Andò in frantumi durante lo scontro con Sauron dove Elendil perse la vita. Il suo artefice era stato il grande fabbro Telchar di Nogrod, che forgiò anche Angrist. Venne riforgiata a Gran Burrone per Aragorn, che le attribuì il nome Andúril.
Morgul, pugnali M.
Erano i pugnali usati dai Nazgûl. Stando a quando dice Glorfindel, uno di essi venne usato per colpire Frodo il Portatore dell'Anello nel corso dell'agguato a Colle Vento.
Il termine Sindarin Morgul vuol dire Stegoneria (letteralmente Conoscenza dell' Ombra). Quando qualcuno viene colpito da questi pugnali, scaglie della sua lama rimangono nella ferita; man mano che il frammento penetra verso il cuore, la persona colpita sbiadisce e rimane succube dei Cavalieri Neri.
L'elsa del pugnale è decorata da scritte infauste.
Orcrist
"Fendiorchi", spada elfica forgiata a Gondolin; fu usata per l'ultima volta da Thorin Scudodiquercia nella battaglia dei cinque eserciti dove perse la vita. Come molte spade elfiche all'avvicinarsi degli Orchi emetteva una luce intensa. Giace con l'Arkengemma nella tomba di Thorin.
Pungiglione, Pungolo
Coltello Elfico trovato da Bilbo in un covo di Uomini Neri (Vagabondi). Per gli elfi era un coltello, ma per un Hobbit andava bene come spada. Fu ereditata insieme alla cotta di Mithril da Frodo.
Ringil
Spada di Fingolfin con la quale il sire elfico, nel corso del celebre duello alle porte di Angband, trafisse sette volte Morgoth e gli tagliò il piede. Dalla ferita di Morgoth uscì in gran copia sangue nero e fumigante che andò a riempire le profonde fosse fatte da Grond.