La Terra di Mezzo
Tratto dal sito The Grey Havens - Traduzione di Raffaella Benvenuto

a nota a piè di pagina nella prima frase del brano appena citato ci offre uno spunto affascinante:

(*) Immagino che ci sia un'interruzione di circa 6000 anni: cioè, ora siamo alla fine della Quinta Era, ammesso che le Ere abbiano la stessa durata della Seconda e della Terza. Ma credo che i tempi siano accelerati, quindi penso che ci troviamo in realtà alla fine della Sesta Era, o addirittura nella Settima. [The Letters of J.R.R. Tolkien, 283 (#211)]
Tolkien era probabilmente a conoscenza del calcolo dell'Arcivescovo Ussher, che collocava la data della Creazione biblica nell'anno 4004 a.C. Questo sarebbe più o meno 6000 anni fa, cioè lo spazio di tempo che intercorre nell'immaginazione di Tolkien tra la caduta di Barad-dûr e i giorni nostri.

Sebbene alcuni fondamentalisti cristiani odierni considerano la data proposta da Ussher come la data reale della Creazione, Tolkien non era un fondamentalista e non avrebbe creduto che si trattasse di una data reale. Egli era comunque un devoto cattolico e forse, consciamente o inconsciamente, aveva collocato la sua creazione letteraria in un periodo precedente alla data presunta della Creazione biblica. Perciò, i cambiamenti che avevano alterato la geografia della Terra di Mezzo in quella della Terra odierna potevano essere causati dalla "Creazione biblica", che introduceva le reali credenze religiose personali di Tolkien al posto di quelle da lui immaginate.


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