La Spada Occidentale
La Spada, l'arma che più si accompagna alle saghe cavalleresche e al genere letterario fantasy, l'oggetto che nelle mani dell'eroe diventa un talismano capace di sconfiggere il Male. Ma la spada è anche un oggetto presente in molte simbologie e diviene strumento per il compimento dell'Uomo e per il contatto con il Divino; questo è quanto l'autore, Livio Bessi, ci racconta in questo conciso ed interessante volumetto.
Dopo una breve e documentata introduzione sulla storia delle spade e sulla descrizione delle parti di cui si compone quella classica occidentale (spada Carolingia), il libro espone le diverse simbologie assunte dall'arma bianca nel corso dei secoli, spaziando tra le leggende religiose (la storia dei santi Galgano e Martino, ad esempio), le saghe cavalleresche (Siegfried, il Ciclo Bretone), le simbologie occidentali, ebraiche, giapponesi e cinesi: la Spada è simbolo della dualità, maschio e femmina, umano e divino, fuoco e acqua; inoltre, oltre ad essere strumento di combattimento, è pure strumento rituale.
La Spada è perciò il fulcro di un'Arte, di una Via, che l'autore chiama Via della Spada Sacra Occidentale: all'analisi di questa disciplina è dedicato il resto del libro. Viene passata in esame la figura del Guerriero, delle sue doti fisiche e morali e degli esempi che le leggende e la storia ci riportano (Galvano, Orlando); si parla delle armi che il Guerriero usa e del loro significato simbolico; della figura del Maestro che " esiste solo nella simbologia " perché non esiste uomo che possa accompagnare passo passo un altro uomo per la Via; dei livelli di conoscenza della Via, che hanno i nomi di piante e di alberi.
Il Guerriero non è dunque un violento agitatore di armi, ma una persona che tramite esercizi di meditazione e respirazione (dei quali vi sono esempi negli ultimi capitoli), di ricerca del proprio equilibrio, di danza con la spada, eseguiti a contatto e in armonia con la natura circostante, allontana da sé la propria parte passionale e usa le diverse tecniche di combattimento (serpente, volpe, lupo e orso) a fin di bene e con giustizia.
Nelle ultime pagine del libro, sono dunque riportate alcune delle tecniche di spada, intesa come Arte Marziale, usate a cavallo tra i secoli XIII° e XV°: per il corpo a corpo, per il combattimento a cavallo o contro un cavaliere.
UN PARERE DA LETTORE
Esprimere un giudizio su un libro è sempre rischioso, in particolare quando l'opera in esame affronta temi così ampi come la storia, le tradizioni e le culture di diversi angoli del mondo. Spesso l'autore ricorre ad illustrazioni e a citazioni da altre opere, inserite separatamente dal proprio testo, permettendoci di approfondire temi collaterali, per altro interessanti. Il risvolto della medaglia di questi approfondimenti è l'eccessiva coincisione che talvolta si riscontra: nel parlare del "Sir Gawain e il Cavaliere Verde", ad esempio, se ne riassume la storia al punto che la comprensione ne risulta compromessa. D'altro canto, soffre della stesso problema il testo principale dell'opera, che in alcuni frangenti appare un pò riassunto. Un peccato, visto la bontà dei concetti e dell'esposizione. Ad ogni modo, nel libro sono presenti i rimandi ai vari testi citati (spesso con link a siti web), e un'ampia bibliografia.
Si nota peraltro, che diversi concetti qui esposti (la Via, la corretta postura, la meditazione, il contatto con la natura, la figura del Guerriero puro di spirito), siano simili a quelli che si possono trovare su trattati di arti marziali o filosofie orientali: questo a dimostrazione che, nonostante si parli di Spada Occidentale, le radici di queste discipline siano molto antiche e comuni. Chi avrà letto un manuale come quelli sopra citati, avrà modo di trovare queste somiglianze.
Concludendo, seppur con alcune imperfezioni, si tratta di un libro interessante che può sicuramente iniziare ad uno studio dell'Arte e della Tradizione della Spada, fornendo diversi spunti che l'interessato potrà poi approfondire
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