ì, senza dubbi.
Ci sono tre riferimenti espliciti a questa tesi. Il primo, contenuto nel Prologo, è probabilmente meno definito in quanto Tolkien “recita” la parte dell'editore:
"La parentela che ci unisce agli Hobbit, malgrado la loro recente ostilità, è più che evidente e molto più stretta che non quella che ci unisce agli Elfi o perfino ai Nani. In tempi lontani parlavano le lingue degli Uomini, a modo loro, ed avevano le stesse preferenze e le stesse antipatie. Quale sia però la nostra esatta parentela, ormai nessuno lo può dire: gli albori della civiltà Hobbit sono persi nei Tempi Remoti caduti nell'oblio."
(Signore degli Anelli, Prologo, pag. 26)
"Gli Hobbit, naturalmente, sono una branca della razza Umana (non degli Elfi o dei Nani) – per cui le due varietà, Uomini ed Hobbit, possono vivere pacificamente insieme (come a Brea) e sono chiamati il Grande Popolo ed il Piccolo Popolo. Sono completamente privi di poteri sovrumani, ma sono rappresentati come più vicini alla natura (alla terra e alle altre cose viventi, piante e animali), e straordinariamente, dal punto di vista umano, privi di ambizione e di brama di ricchezza."
(Lettera #131 nota a pie' di pagina).
"Primogeniti, I. Gli Elfi. Traduzione. ('Primogeniti', in quanto gli Elfi apparvero nel mondo prima di tutti gli altri “esseri parlanti", non solo prima degli Uomini, ma anche dei Nani, che ebbero origini indipendenti. Gli Hobbit furono certamente pensati come una branca della razza umana). (Guida)
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