Le lingue usate ne Il Signore degli Anelli sono linguaggi veri?
di William D. B. Loos - Traduzione di Giuseppe Truono

- 1.2 -

uasi certamente lo sono, soprattutto le lingue elfiche Quenya e Sindarin. "[Queste non erano] insiemi di parole senza senso, ma linguaggi veri e propri con reali etimi, con regole linguistiche, inflessioni, frutto delle capacità immaginative e filologiche di Tolkien" (Bestiario). In ogni caso essi derivarono da una sorta di lingua “proto elfica”, in una guisa linguisticamente corretta. [Il Sindarin era la lingua di “tutti i giorni”, mentre il Quenya era una sorta di “latino-elfico”; comunque, la maggior parte dei termini elfici de Il Signore degli Anelli sono in Sindarin. Per esempio quasi tutti i nomi dei luoghi “non inglesi” riportati dalle mappe (Minas Tirith, Emyn Beriad) sono Sindarin, così come il canto a Elbereth cantato a Gran Burrone; il lamento di Galadriel è invece in Quenya (naturale se si tiene conto del lignaggio di Dama Galadriel [N.d.T.] ) ].
La lingua dei Rohirrim “è” una lingua vera: l'anglosassone (inglese antico), proprio come anglosassone "è" la loro cultura (eccezion fatta per i cavalli). Ma non si tratta dell'anglosassone standard, per così dire, piuttosto di un dialetto del Mercian).

La gran parte delle altre lingue utilizzate ne Il Signore degli Anelli sono molto più abbozzate rispetto a quelle menzionate prima: l'Entish (la lingua degli Ent e delle Entesse [N.d.T.]) , Khudzul (la lingua dei Nani) e la lingua Nera (la lingua di Mordor, per esempio l'iscrizione dell'Anello). Il Dunedano, la lingua dei Numenoreani, fu assemblato nel 1946 quando Il Signore degli Anelli era quasi pronto, si dice essere il quindicesimo linguaggio da lui inventato.


<< Ritorna all'indice delle F.A.Q.


 

           
Home    |    Progetto Tolkien    |    Chi Siamo     |    Copyright    |    Aiuto   |   Scrivici
© 1999- 2004 Eldalie.it Spazio Offerto da Gilda Anacronisti