Chi è J.R.R. Tolkien di William D. B. Loos, Wayne Hammond Jr. - Traduzione di Giuseppe Truono |
- 1.1 - ohn Ronald Reuel Tolkien, inglese, letterato e narratore nacque il 3 gennaio 1892 a Bloemfontein, Sudafrica da genitori inglesi e morì in Inghilterra il 2 settembre 1973. Trascorse l'infanzia in Inghilterra, dove alla morte del padre, si trasferì dal Sudafrica insieme alla sua famiglia, in seguito. Compì gli studi presso la King Edward's School, St. Phillips Grammar School e la Oxford University. Tolkien fu un letterato per professione. La sua carriera accademica toccò le seguenti tappe : membro del consiglio di redazione del New English Dictionary (1918-20); lettore, poi professore di lingua inglese a Leeds (1920-25); Rowlisons e Bosworth Professor (titoli assegnati a cattedre occupate precedentemente da professori particolarmente prestigiosi[N.d.T.]) di Anglosassone a Oxford (1925-45); Merton Professor di lingua e letteratura inglese (1945-59). Da professore si occupò dello studio dell'anglosassone (inglese antico), con particolare enfasi per i dialetti della Mercia, quella parte dell'Inghilterra nella quale trascorse quasi tutta la sua vita. S'interessò anche al Middle English ed in particolar modo al dialetto in cui è scritto "Ancrene Wisse" (un manoscritto del XII sec. probabilmente redatto nell'Inghilterra occidentale). Tolkien fu inoltre esperto conoscitore della produzione letteraria composta in questi linguaggi. Egli ebbe infatti l'inusuale capacità di leggere simultaneamente i testi, e come fonte linguistica, e come fonte letteraria, quindi come letteratura. Questa sua peculiarità fu una volta descritta come "il suo unico intuito allo stesso tempo nel linguaggio della poesia e nella poesia del linguaggio". Inizialmente fu affascinato dal linguaggio, in particolare dalle lingue del nord Europa, sia antiche che moderne. Da questa passione per i linguaggi dipese non solo la sua professione ma anche il suo hobby preferito ovvero inventare nuove forme linguistiche. Ma il suo interesse non si limitò solo allo studio delle lingue, ma all'intera cultura nordica. Ciò lo spinse ad allargare le sue letture (mitiche ed epiche) relative a quelle culture, e di quegli autori moderni che ad esse si ispiravano, come William Morris e George MacDonald. La sua vasta conoscenza dell'universo mitologico lo portò a sviluppare delle teorie personali sui Miti e sulle loro relazioni con il linguaggio. Interessi e considerazioni che condivise con l'amico C.S. Lewis (l'autore di Alice nel Paese delle Meraviglie [N.d.T.]). Tutti questi vari elementi: lingue, tradizioni eroiche, Miti e Storie (ed una vera e profondamente ferma credenza e devozione al cattolicesimo) confluirono nelle sue storie generando un effetto spettacolare: anzitutto nelle Leggende degli Antichi Giorni (che erano inizialmente l'ambiente ideale per sviluppare e collaudare i suoi linguaggi) ma poi anche nelle opere che gli diedero notorietà: Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.
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