Introduzione alla cotta di maglia
di Riccardo "Alyon" Lambertini

a che mondo è mondo l'uomo ha sempre lottato per ottenere ciò che desiderava. In principio, alla stregua degli altri animali, sfruttava le proprie peculiarità fisiche al meglio, ma ben presto si accorse, e sempre più, che il suo vero vantaggio sugli altri esseri viventi era l'ingegno. Nelle varie epoche, seguendo il progredire delle conoscenze, ha sviluppato soluzioni ad hoc per porsi in una condizione di superiorità, sia verso la natura, che verso i propri simili. Ed è nell'arte medievale del combattimento tra uomini che si colloca la cotta di maglia.

guerriero in armatura


Forse uno dei più noti strumenti di difesa personale dell'epoca (oltre allo scudo), la cotta di maglia è un'armatura di metallo relativamente comoda e leggera rispetto alle armature complete da campo (oltre che notevolmente più economica, oggigiorno). La sua comodità deriva dal fatto che il legame tra le migliaia di anelle (maglie) che la compongono, non si distacca particolarmente dal principio tessile alla base dei comuni vestiti. Sono infatti libere di scorrere una dentro l'altra per buona parte della loro dimensione.

foto comparate di anelle vicine foto comparate di anelle lontane


In questo modo, l'intera cotta è in grado di tendersi e rilassarsi nelle varie zone, adattandosi alle sinuosità del corpo umano (nonché ai chili di troppo derivanti dai banchetti).

Benché sia ottima contro i colpi d'arma da taglio (come le sciabole), è particolarmente scarsa nel proteggere da attacchi da botta (mazze) e da punta (pugnali, lance). Spesso, infatti, i combattenti indossavano sopra alla cotta di maglia ulteriori protezioni nelle zone più critiche e vulnerabili, come corpetti di metallo sagomato.
In un combattimento spada contro spada, possono mostrare tutta la loro utilità convertendo i colpi da taglio in colpi da botta: dopotutto è sempre meglio un braccio rotto che reciso!
Un'ulteriore attenuazione del colpo può essere ottenuta indossando sotto la cotta (che è bene non indossare mai sulla pelle nuda!) una giubba imbottita o di cuoio.

Materiali e utensili

  • due paia di pinze per aprire e chiudere le anelle: badate che siano adatte alla vostra mano e alla dimensione delle anelle, perché saranno le vostre compagne di lavoro più intime! Delle pinze comode possono ridurre drasticamente il tempo di lavorazione.
  • un ampio piano di lavoro: sembra banale, ma provate a lavorare seduti in mezzo ad un bosco!
  • un paio di vaschette: utilissime per tenere separate le anelle aperte da quelle chiuse.
  • anelle: materia prima. Vale la pena dedicare un paragrafo intero alla scelta delle anelle.
  • santa pazienza: tutta quella che trovate.
Le anelle possono essere di vari materiali, spessori e dimensioni che incidono direttamente e pesantemente sul numero delle stesse, la robustezza, il peso, la vestibilità e l'aspetto della cotta e la difficoltà di lavorazione.

Materiale:

  • alluminio: potreste trovare, nei vari mercatini di souvenir, cotte di maglia fatte con questo materiale; indubbiamente il più leggero e facile da lavorare, ma altrettanto inutile (ai fini pratici di difesa) nonché, a mio parere, di sgradevole aspetto (più chiaro e opaco).
  • acciaio: benché sia indubbiamente il principe dei materiali, l'acciaio è tanto robusto quanto difficile da lavorare. Una cotta con una trama "normale", richiede l'uso di anelle che non si riescono a lavorare nemmeno con le pinze! Con maglie un po' più larghe la fabbricazione diventa praticabile, ma viene da chiedersi se ha senso usare un materiale più resistente per poi avere una trama meno fitta, incidendo così pesantemente sulla tenuta (e sull'aspetto).
  • ferro: il materiale usato dal sottoscritto. Resistente a sufficienza, lavorabile ed esteticamente d'effetto.
Molto importante è anche pensare ad un trattamento contro l'umidità (e il sudore) per evitare spiacevoli situazioni in cui si vede arrugginire in poco tempo un lungo lavoro di pazienza. Personalmente ho optato per il ferro nichelato che garantisce una minima protezione: per gli usi in condizioni estreme, suggerisco di cercare una soluzione più efficace.

Un'interessante variante, è quella di usare materiali trattati in altri colori, come bruniture e dorature (a chi non farebbe gola una bell'armatura nera!).

Dimensioni:

Io ho usato anelle di 10 millimetri a sezione circolare di 1 millimetro e mi son trovato piuttosto bene sia come lavorazione sia come risultato. Ho avuto l'occasione di provare a lavorare anelle di 8 millimetri con risultati disastrosi dal punto di vista della facilità di lavorazione. Quanto alla vestibilità non posso dire molto: quella cotta non è mai stata finita!

Numero:

Anche in questo caso bisogna guardare a diversi aspetti quali la materia prima, la dimensione dell'individuo e la forma della cotta.
Le cotte possono avere diverse forme e coprire varie parti del corpo. La versione di base potrebbe essere paragonata ad una T-shirt, ma è possibile farla arrivare fino alle ginocchia e oltre, aggiungere maniche fino ai polsi e addirittura produrre una coppia di gambali indipendenti (sostenuti da un paio di bretelle robuste e/o una cintura).
Prendendo come standard le anelle da 10 millimetri, una cotta di maglia senza maniche per una persona piccola potrebbe richiedere solo 5-6.000 anelle, mentre per un'armatura fino al ginocchi a maniche lunghe per un robusto gigante arriverebbe a contare oltre i 20.000 pezzi! La mia mezze maniche che arriva a mezza coscia (adatta per persone alte e slanciate) è costituita da 13-14.000 anelle.
Ricordate che (sempre considerando anelle di ferro da 10 millimetri) un migliaio di anelle pesano all'incirca un chilogrammo (di piombo o di piume che sia). Non fatevi spaventare da queste cifre: la sensazione non è minimamente paragonabile a quella provata con uno zaino, ad esempio, dello stesso peso. L'uso di una cintura per scaricare parte del peso sulle anche e la sua incredibile (provare per credere) vestibilità, rendono questo peso piuttosto ragionevole da sopportare.

Spesa:

Al tempo (si parla della fine degli anni novanta), pagavo le anelline qualcosa come 7 lire l'una portandomi a una spesa complessiva di circa 100.000 lire (15.000 anelle). Oggigiorno immagino che il prezzo sia leggermente lievitato, ma l'ordine di grandezza dovrebbe essere quello. Per trovarle, mi sono recato in una ditta specializzata in componenti per borsette e similari (!).

Metodi e struttura di base

Aprire e chiudere le anelle

Le anelle vengono usualmente ricavate da lunghi fili di metallo arrotolati a molla e poi tagliati; alcune persone si costruiscono le anelle in questo modo per fare la cotta! Personalmente mi sembra già abbastanza complesso con le anelle già fatte...
Fatto sta che le anelle non sono integre (almeno quelle che useremo noi), ma presentano un taglio lungo la circonferenza, conseguenza del metodo della loro fabbricazione.

anella aperta

Molte anelle della vostra armatura dovranno venir aperte per poter essere intessute con le anelle vicine, ma all'incirca altrettante non sarà necessario toccarle! É matematicamente impossibile (o quasi) costruire una cotta aprendo meno della metà delle anelle, per cui l'operazione preliminare è l'apertura di quella che si avvicina molto ad una montagna di anelle. Il consiglio, per evitare d'impazzire o di morire di noia, è aprirne un po' alla volta.

Or passerò ad esporvi quello che, nel tempo, s'è rivelato il metodo migliore per aprirle (e chiuderle). Io sono destrorso per cui farò sempre riferimento alla destra e alla sinistra come sono più comode per un destro. I mancini dovranno ribaltare le indicazioni, anche se molte persone non hanno sempre la stessa mano privilegiata per ogni tipo di attività! Bando alle ciancie!
  1. Prendete un paio di pinze per mano: la sinistra fungerà da morsetto rapido, ossia null'altro farà che tenere ferma l'anella mentre la vostra mano destra lavora.
  2. Con la mano destra posizionate l'anellina nella pinza di sinistra in modo che prenda la metà di sinistra della circonferenza e che abbia il taglio verso l'avanti (non verso di voi, insomma). Se riuscite a fare quest'operazione tenendo anche l'altra pinza nella mano destra, non dovrete appoggiarla e riprenderla per ogni anellina (un bel vantaggio!).
  3. punto 3

  4. Mordete con la pinza di destra la metà destra dell'anellina.
  5. punto 4

  6. Ruotate il polso destro come per dare gas su di una moto.
Per chiuderle si esegue lo stesso procedimento, ma in senso inverso. L'unica differenza è che l'operazione di chiusura va fatta con altre anelle "prese" dall'anella che state chiudendo e quindi sarete un po' più impediti nel farlo.

Quartetti

Nonostante sia molto divertente cantare in formazione basso-tenore-contralto-soprano, questa sezione non centra nulla con tecniche corali o similari.
Per fare un quartetto, parte fondamentale della maglia, infilate in un'anella aperta quattro anelle chiuse (ci sono tecniche per fare maglie anche a sestetti, ma sono tecnicamente più difficili e le anelle che stiamo usando sono troppo piccole per quest'armatura più compatta) e richiudetela. Dovreste ottenere una cosa simile a questa (è impossibile sbagliare, nel senso fisico del termine):

immagine del quartetto a immagine del quartetto b immagine del quartetto c

Nota Bene: se il vostro prodotto non somiglia alla foto a destra, non vuol dire che abbiate sbagliato ma semplicemente che le anelle non si sono adagiate nello stesso modo. Essendo libere, si potrebbero disporre in altri modi ma, per comodità di "cucito", è bene mantenerle sempre in questa posizione. Questa nota potrebbe applicarsi anche alle foto che seguono, benché d'ora in poi si possano fare degli errori di montaggio.

Strisce

Fino ad ora abbiamo solo scherzato. Se siete già in crisi, forse è meglio che vi dedichiate a qualcosa di più semplice come fondare un'associazione no profit tolkeniana (dai PePPeZ che scherzo!).
Per formare delle strisce a partire dai quartetti, dovete infilare in un'anellina aperta due anelle (di quelle quattro che non avete aperto) di un quartetto e due del successivo:

figura unione due quartetti_1
figura unione due quartetti_2

Prendete poi le due anelle rimaste libere da uno dei due quartetti e unitele, con un'altra anella aperta, ad altre due del successivo quartetto e così via.
Alla fine dovreste ottenere una cosa di questo tipo:

foto di striscia

Nota Bene: ricordate che vale la nota di prima! Provate a ribaltare la anelle sospette per ottenere un risultato simile alla foto.

Unire le strisce: il passo decisivo

Ponete due strisce di lunghezza uguale una di fianco all'altra orizzontalmente e in modo che le anelle "libere" (quelle mai aperte) siano protese verso di voi. É decisamente più facile capire cosa intendo con la pratica, ma fisicamente le anelle si dispongono diagonalmente: una parte che tocca la superficie d'appoggio e un'altra che rimane sospesa appoggiandosi alle anelle vicine. La parte sospesa delle anelle libere dev'essere rivolta verso di voi, così come la parte posata delle anelle che le collegano. Così:

figura strisce vicine

NON così:

figura strisce vicine al contrario

  1. Prendete un'anella aperta: con questa dovrete unire due anelle libere della striscia di sopra con le due anelle libere corrispondenti della striscia di sotto.
  2. Per farlo, infilate l'estremo sinistro dell'anella nelle altre quattro in senso orario partendo da in alto a destra, facendo compiere all'anella aperta una sorta di rotazione.
  3. Chiudete l'anelle nel solito modo.

figura strisce vicine figura strisce vicine figura strisce vicine

Ripetete l''operazione per tutte le coppie di coppie d''anelle.

foto di strisce unite

Fine! Se siete giunti a questo punto, sapete costruire cotte di maglia. I paragrafi successivi vi daranno solo qualche indicazione utile per cucire i vari pezzi alla stregua di un normale sarto e per utilizzarla al meglio.

Composizione

Parlando della parte superiore del corpo, la cotta si può dividere in braccia e torso. Il mio consiglio è quello di cominciare dal torso poiché è la "sezione portante".

Torso

A sua volta, il torso è logicamente scomponibile in parte frontale e parte posteriore (del tutto identiche tranne che per l''apertura del collo) e giunzioni laterali. L''idea è quindi quella di fare due rettangoloni larghi in misura al vostro busto e lunghi in misura a quanto la volete lunga. Ricordate che la cotta sarà elastica in larghezza, quindi non esagerate su questa dimensione: regolatevi sulla parte più stretta del busto (sia esso il torace, la vita o i fianchi), tanto si è sempre in tempo ad allargarla di qualche striscia.

IMPORTANTE: ricordatevi l''orientamento delle anelle! Le strisce devono essere disposte verticalmente, onde evitare di diventare, più che un cavaliere d''altri tempi, un insaccato ben stagionato! A parte le battute, un orientamento sbagliato porta la cotta ad avere una rigidità strutturale che impedisce notevolmente i movimenti e la flessibilità: vi sembrerebbe, a grandi linee, di esservi infilati in un tubo.

modello

Una volta avuti i due rettangoli, ci vorrà poco a cucirli ai fianchi. Il miglior modo per decidere le dimensioni di spacco sulle anche e buchi per le braccia è quello di provare. Lasciate inizialmente ampi spazi in queste due posizioni e provate varie soluzioni, testando gli impedimenti al movimento finché non trovate una soluzione comoda. Un consiglio, per evitare di indossare e togliere la cotta un numero di Avogadro di volte, è farsi aiutare da qualcuno che possa, mentre la indossate, aggiungere e rimuovere l'anellina che segna la fine della cucitura (le altre le potete aggiungere successivamente).
Importante è anche l''attenzione alla cucitura sulle spalle in corrispondenza del buco perla testa: il mio consiglio è di lasciare la parte posteriore dritta, mentre sulla parte anteriore dovrete "mangiare" un po' di anelline a mezza luna o a V o in qualsiasi altro modo preferiate lo svaso.
NOTA: i due lembi che andranno cuciti sulle spalle, a causa della natura tridimensionale (meno male!) della cotta, hanno l''orientamento delle anelline in contrasto (come nella seconda figura del paragrafo "Unire le strisce: il passo decisivo" del capitolo precedente); dovrete quindi rimuovere da uno dei due lembi, una serie di anelline libere (non una striscia!) in modo da ottenere compatibilità d''orientamento tra le due parti.

Braccia

Le braccia sono dei tubi: fate quindi un rettangolo e unite due lati opposti (a differenza del torso, questa volta le strisce non sono longitudinali al braccio, ma gli girano intorno formando un cerchio).
Per capire la larghezza delle maniche, è sufficiente infilarvi una sola striscia nel braccio, per vedere quanto vi stringe.
Una volta ottenute le maniche, basta cucirle sulle relative spalle e il gioco è fatto. É ovvio che rimarrà un buco all''altezza dell''ascella: oltre a evitare scervellamenti su come chiudere il buco (magari ricorrendo a spazi multidimensionali e universi a sella) è anche decisamente più comodo (e consente un'aerazione migliore delle più moderne calzature...).

Consigli d'utilizzo

Innanzi tutto ricordate che una cotta bagnata dura poco, a meno che non usiate materiali particolari. Magari, anche per il bene della vostra pelle, non indossatela senza niente sotto (quando poi ci picchia il sole sopra e diventa incandescente non è affatto divertente!).
Indossare e togliere la cotta può sembrare un'operazione difficile e, d''altro canto, lo è.

Indossare

La cosa migliore è far passare prima la testa, insieme alle braccia: dovrete quindi ammucchiarla "a testa in giù" su di un piano. Infilate le mani nelle maniche e, sollevandola sopra la testa, mantenete le braccia alzate (occhio ai capelli!!!) e lasciatela scivolare "dolcemente" verso le anche.

Togliere

Stando in piedi, piegate busto e braccia in avanti, come se doveste toccarvi i piedi con le mani. In questo modo dovrebbe scivolarvi fuori da sola. Se è abbastanza lunga o comunque non scivola, fate qualche balzello per invitarla a scendere. Più facile a dirsi che a farsi...

Distribuzione del peso

Oltre dieci chili di metallo, non sono proprio un toccasana per le spalle e la schiena. Assolutamente indispensabile (nonché molto coreografico) è indossare un robusta cintura sopra la cotta, in modo da scaricare il peso della parte inferiore sulle anche. Trovata la posizione giusta, potete anche cucire dei passanti di striscette di anelline direttamente sulla cotta.

E con questo ho concluso, sperando di essere stato abbastanza chiaro.
Buon lavoro!


 

           
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